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Il plan WSOP di Cristiano Blanco: “Vendo il 20% perché adesso do il giusto valore ai soldi…”
Un po’ vacanza un po’ ‘lavoro’.
Sarà così la Las Vegas di Cristiano Blanco, che ormai non è più un professionista delle carte ma di passione per il poker ne ha sempre tanta che scorre nelle vene.
Dunque sarà anche lui alle World Series e ha deciso, visto che non ha la possibilità di rimanere molto in Nevada, di giocare due eventi per il braccialetto e qualche altro torneo, non WSOP, a Sin City.
“Ho cercato di fare un mix tra tornei di no limit hold’em – ci ha raccontato Cristiano – e varianti, come ad esempio il 3.000$ limit hold’em e lo shoot-out. Il limit hold’em è il mio primo amore e lo considero il mio main game e lo gioco ancora online sul dot com. Per quanto concerne il no limit hold’em, invece, ho preferito scegliere tornei un po’ più piccoli perché li ritengo +ev”.
Non è un caso che Blanco abbia deciso di schierarsi nell’evento shoot-out, infatti a Las Vegas si è sempre dedicato molto ai sit’n’go live, che ci sono di tutti i buy-in.
“Ci sono da 300$, 500$ e 1.000$, mi hanno sempre portato profitto e li grinderò pure quest’anno. Nei sit’n’go live mi sono trovato sempre molto bene, sfiorai infatti anche un final table WSOP. Persi l’heads up del secondo tavolo contro Jean-Robert Bellande…”.
Non sarà solamente poker per il romano, ci sarà spazio per relax e, perché no, qualche party.
“Se si va a Vegas è necessario anche divertirsi, ci saranno tanti amici e avremo l’occasione di fare festa insieme! Oltre ai tornei, comunque, farò qualche partita di cash game limit hold’em, al Wynn o al Bellagio, e sit’n’go live”.
Cristiano per la sua permanenza in Nevada ha scelto il Caesars Palace, poiché il Rio non è così vicino dalla Strip, cuore pulsante della città.
“Giocando solo due eventi WSOP ho preferito il Caesars Palace sulla Strip, che è di qualità, bello e pieno di gente giovane. Mi ci sono sempre divertito, dunque andrò là con il mio amico Silvio Crisari. Doveva venire anche Flavio Ferrari Zumbini, ma l’America non gli ha dato il visto e non sarà con noi. Metteremo così una rosa rossa sul suo letto in sua memoria (ride)…”.
Gli italiani ultimamente hanno distrutto gli eventi online sul dot com (ma anche live), dunque abbiamo chiesto all’esperto Blanco a cosa sia dovuta questa incredibile sequela di risultati da parte dei nostri.
“Siamo bravi. Quando ci mettiamo a fare una cosa con dedizione la facciamo bene. Nonostante mediamente siamo inferiori rispetto alle altre scuole, quando un italiano si prefigge un obiettivo da raggiungere, mettendoci impegno, ci riesce. Tantissimi ragazzi si sono fatti largo negli ultimi anni, si vede che hanno studiato e sono molto contento che ce l’abbiano fatta. Sono felice per loro”.
Chissà che quest’anno – specialmente dopo essersi sbloccato allo SCOOP.com – non sia quello buono per Dario Sammartino per vincere un braccialetto WSOP.
“Voglio molto bene a Dario – ammette Cristiano – lo stimo tantissimo come uomo, è sempre gentile, educato, per me è una persona che vale. Come giocatore è un fenomeno, perciò gli auguro con tutto il cuore di farcela. Penso sinceramente che Sammartino e Kanit porteranno qualcosa a casa, ma anche gli altri non rimarranno a guardare. Occhio a Max Pescatori…”.
Lo spending di Blanco non sarà altissimo (intorno agli 11.000$), comunque ha deciso di vendere il 20% del totale. Il motivo è tutt’altro che banale.
“Da cinque anni sono dirigente d’azienda, ho un lavoro di grande responsabilità e fortunatamente molto ben pagato. Questo ruolo mi ha permesso di dare nuovamente valore ai soldi, cosa che ti dimentichi con facilità da poker player. Quando si vincono soldi a poker, infatti, si tende a dargli poco valore. Ho imparato a non fare più tale errore, perciò ho cambiato l’approccio. Vendo quote volentieri anche perché mi piace avere gente, seppur per interesse, che fa davvero il tifo per me”.