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Aaron Paul e il suo amore per le due carte: “Ho un grande rispetto per il poker e per tutta la gente che ci gioca”
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Da Breaking Bad alle Bad Beat!
L’ultima Wild Card scelta nella Global Poker League è l’attore americano famoso per il ruolo di Jesse Pinkman nella nota serie tv Breaking Bad: Aaron Paul.
Pochi giorni fa Aaron ha avuto il suo debutto effettivo nel The Cube della GPL, riuscendo a vincere contro il francese Fabrice Soulier per 2 a 1. Come Jesse spiega ai microfoni di PokerNews però questo non è il suo debutto nel mondo del poker.
“Gioco a carte da sempre, ma ho conosciuto il poker appena 12 anni fa. -chiede conferma alla team manager Maria Ho- Proprio prima del boom del poker. Un paio d’anni fa ho accompagnato a Vegas il mio amico Dave che giocava per la prima volta e volevo solo vedere com’era l’ambiente. L’altro anno ho avuto per la prima volta una settimana di pausa e ho potuto giocare. Sono andato, ho giocato malissimo ma è stato fantastico. Mi sono divertito tantissimo e mi piacerebbe davvero giocare ancora qualche volta. Sono ossessionato da questo gioco.”
Anche Maria Ho conferma l’amore di Aaron per il poker,
“Lui è pronto a giocare tutti i match dove lo inserisco. Voglio proprio vedere come se la cava nel The Cube, e penso che questa ultima vittoria lo porterà soltanto a voler giocare di più. Convincerlo a far parte dei L.A. Sunsets comunque non è stato difficile, era davvero entusiasta! È stato più difficile spiegargli il meccanismo innovativo della GPL. Potrebbe sentirsi un po’ a disagio a giocare contro i migliori player del mondo, ma voglio che sappia che può farcela con le sue forze e con la sua crew.
Ogni conversazione sul poker che ho avuto con Aaron è sempre cominciata con ‘Ho davvero un grande rispetto per il poker e per la gente che ci gioca.‘ e penso che il rispetto per questo gioco sia proprio ciò che può dare energia alla GPL. Quando si parla di celebrità che giocano la domanda è sempre ‘Quanto amano il poker?’ o ‘Sono bravi a giocare?’. Aaron è una celebrità, ama il poker, ci gioca, se la cava bene ma soprattutto vuole fare qualcosa per il poker e il suo universo.”
Anche il padrone di casa Alex Dreyfus si trova d’accordo con questo pensiero, anche se non è stato semplice decidere se un giocatore non-top-player dovesse fare parte del suo progetto:
“C’è stata una grande discussione interna riguardo alla presenza di una celebrità nella GPL. La GPL è nata con l’intenzione di vedere affrontarsi i migliori giocatori del mondo, e Aaron non lo è. Alla fine abbiamo deciso che su 72 giocatori abbiamo inserito una sola celebrità. Abbiamo preso un giocatore che è davvero coinvolto nel mondo del poker, che ne è appassionato, non qualcuno che paghiamo per avere pubblicità. Certo, il suo nome promuove la League, ma è importante che ami il gioco e che sia un buon giocatore, come è.”
Si sapeva già di star di Hollywood appassionate di poker, come Leonardo Di Caprio e Tobey Macguire, che sembra anche essere un ottimo giocatore. Ma Jesse Pinkman come si valuta?
“Sono un giocatore terribile. No, sono OK, gioco un sacco mi sento abbastanza confident ma decisamente non sono un esperto. A volte tendo ad essere troppo aggressivo, ma è una cosa che funziona nei miei homegames settimanali. Giochiamo fra amici a low stakes, $50 di buy-in con rebuy illimitati per i primi 5 livelli. Giocavo anche abbastanza online quando era ancora legale, finché un giorno non entro nel mio account Full Tilt Poker e vedo l’avviso dell’FBI. È stato devastante, il terribile Black Friday.”
Per terminare l’intervista Aaron ricorda ancora una volta quanta passione abbia per il gioco e quanto sia stato emozionante vincere contro il capitano dei Paris Aviators:
“Sono malato di poker, un grande appassionato, e quando mi capitano queste opportunità le colgo al volo. Ho sentito che Maria voleva scegliermi e avevo paura di non farcela, visto che dovevo lavorare al mio show, ma ho chiesto un giorno libero e me l’hanno concesso. Giocare è stato fantastico, la pressione era alle stelle! Olivier Busquet e Maria Ho mi hanno dato grandi consigli e informazioni sul gioco di Fabrice, l’ho studiato un po’ per conto mio, ma è davvero difficile confrontarsi con un pro che vive di questo, mentre tu lo fai per divertimento. Però mi sono impegnato seriamente, sono arrivato preparato!”
…e alla fine ce l’ha fatta! 🙂