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il 10 Giu 2016

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“A chip and a chair” Ian Johns conquista il braccialetto H.O.R.S.E. dopo essere rimasto con un solo blind a fine Day 1!

“A chip and a chair” Ian Johns conquista il braccialetto H.O.R.S.E. dopo essere rimasto con un solo blind a fine Day 1!

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Una storia incredibile che a volte si ripete.

Il vecchio detto “A chip and a chair“, è la frase migliore per descrivere queste situazioni: bastano una sedia ed una sola chip per vincere un torneo, e a volte una chip è veramente tutto ciò che ci resta.

Il vincitore del Colossus II Ben Keeline ad un certo punto del torneo era rimasto con una sola ante, ma alla fine è uscito con un braccialetto e un milione di dollari.

A pochi giorni di distanza Ian Johns conquista il braccialetto dell’evento #8, $1.500 H.O.R.S.E. chiudendo il day 1 in una situazione praticamente drammatica:

Come riporta il portale delle World Series Of Poker, Ian ha chiuso la prima giornata di giochi ultimo tra i 201 left con 2.000 chips, a malapena quello che bastava per un blind.

“Non bisogna mai arrendersi. Non c’è mai motivo di mollare la presa in questi casi, perché tutto quello che bisogna fare è vincere tre mani di fila e ci si ritrova di nuovo in corsa!”

Ed è così che è andata: prima ha triplicato in una mano di Stud, e tempo un’ora Johns aveva davanti a sé un ottimo stack da 50.000 chips.

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I giochi proseguono e Ian chiude la busta del Day 2 con 317.000 al suo interno. A 12 left ancora panico, Johns è penultimo nel count… e ancora epic comeback: dopo la pausa cena da 118.000 passa a 950.000, più che buone per accedere al Final Table.

Anche qua non troppa fortuna: il tavolo finale si presenta praticamente full reg, con Justin Bonomo, Andre Akkari, Scotty Nguyen per citare i più noti, e altri due braccialettati (oltre allo stesso Johns che vinse un braccialetto nella sua specialità, il Limit Hold’Em, nel 2006)

“Il tavolo finale era pazzesco! Conoscevo praticamente tutti, si parlava anche di strategia al tavolo. Sono praticamente sicuro che fossero tutti pro, non è una cosa che si vede spesso, in particolare ad un torneo da $1.500 dove molti non professionisti riescono ad arrivare fino in fondo. Ovviamente sconfiggere Justin (Bonomo) all’Heads-Up conclusivo è una soddisfazione immensa, è un grande giocatore ed è gratificante vincere contro di lui.” 

Un dettaglio interessante: Bonomo e Johns hanno una certa history, anzi si conoscono bene come giocatori: è da più di dieci anni che si scontrano spesso ai tavoli online

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