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“L’all-in di Hodgson ha funzionato” Per Euro2016 il linguaggio del poker torna sulla Gazza
“Quello che ha fatto Hodgson all’intervallo di Inghilterra-Galles e poi durante il secondo tempo ha dato l’idea di una mossa d’azzardo: un banalissimo, rischiosissimo e coraggiosissimo all-in. Come nel Texas Hold’em si è giocato tutte le fiches che aveva sul tavolo: nella ripresa ha subito bocciato Kane e Sterling, inserendo Vardy, l’eroe del Leicester richiesto a gran voce da tutta l’Inghilterra, e Sturridge.”
Con queste parole la Gazzetta dello Sport ha raccontato ieri il successo in rimonta della Inghilterra sul Galles a Euro2016.
L’articolo pubblicato a firma della redazione ha usato la metafora pokeristica per descrivere i cambi del ct inglese dopo che la sua squadra era finita in svantaggio contro il Galles.
Il riferimento al nostro amato gioco non può che essere positivo: come aveva sostenuto in passato anche Mario Adinolfi, far entrare la terminologia pokeristica nel linguaggio di tutti i giorni sarebbe il modo migliore per sdoganare il Texas Hold’em nella percezione delle masse.
Dopo il periodo delle vacche grasse, in cui il quotidiano sportivo più venduto in Italia seguiva il poker alacremente, l’interesse per le due carte si è infatti purtroppo andato affievolendo nel tempo, in modo proporzionale agli investimenti in comunicazione delle poker room.
Adesso che il nostro Rudy Gaddo non scrive più sulle pagine rosa, e il giornalista Fabio Bianchi latita dagli eventi live cui un tempo era sempre invitato, fa comunque piacere vedere che alla Gazzetta non si siano dimenticati tout-court del nostro amato gioco.
Nell’articolo sulla vittoria in rimonta dell’Inghilterra a Euro2016, infatti, il linguaggio pokeristico è usato con cognizione di causa, come non sempre è accaduto sui media generalisti in passato.
La speranza è che non sia solamente un fuoco di paglia, ma che termini come ‘allin’ ‘raise’ e ‘fold’ possano fare definitivamente breccia aiutando a diffondere il verbo del poker alle masse.