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“Se gioco un anno di fila non mi capita più…” Maledizione Pescatori all’Omaha WSOP: riverato tre volte di fila al tavolo finale, esce ottavo
10 left aveva il terzo stack in gioco. Ma evidentemente non era la sua giornata.
Davvero un peccato, ma se Max continuerà a sfornare prestazioni di questo tipo, la prospettiva di cingere al polso il quinto braccialetto della carriera è tutto fuorchè peregrina.
Pensare che all’inizio del Final Day del 1.500$ Omaha Hi-Low Split-8 or Better WSOP, Max aveva invocato su Twitter gli Dei del poker che in quattro giorni hanno aiutato Jason Mercier a vincere 2 braccialetti e fare un runner-up:
Goodmorning @JasonMercier‘s Gods, since he’s resting can you watch over me in the Omaha Hi Lo? Just one day then u can go back to him @WSOP
— Max Pescatori (@maxpescatori) 18 giugno 2016
“Buongiorno Dei di Jason Mercier, siccome lui oggi sta riposando non è che potreste prendervi cura di me nell’Omaha Hi-Lo? Solamente un giorno, poi potete tornare a occuparvi di lui…”
E all’inizio la preghiera di Max sembra funzionare. Forte anche di una lunga esperienza, Pescatori è in pieno controllo del gioco e sembra più che in grado di dire la sua nonostante il field di tutto rispetto.
Degli otto giocatori che si presentano al Tavolo Finale ufficiale, infatti, ben quattro hanno cinto al polso almeno un braccialetto: oltre a Pesca ci sono Benny Glaser (2-7 Triple Draw nel 2015), Brandon Shack-Harris (nel 2014 a un 1.000$ PLO) e Philip Hui (vincitore nel 2014 del 3.000$ Omaha Hi-Lo)
Ma a quel punto gli Dei del Poker invocati a inizio giornata decidono di voltare le spalle a Max. Che nel giro di tre mani si ritrova da serio candidato al braccialetto a player-out, sempre per colpa del river.
“Per paragonarlo all’holdem è come se avessi perso tre volte con gli Assi in mano contro coppia più bassa – ci ha detto un laconico Max da Las Vegas – tre volte al tavolo finale per eliminare tre persone, tre volte al river hanno preso la carta perfetta. E’ una roba che se gioco un anno di fila a Omaha non mi capita più…”
Ed ecco le mani incredibili, arrivate quasi di seguito l’una dall’altra.
Nella prima Max apre da bottone AQ62, chiama Ilya Krupin da grande buio. Su flop A95 Krupin che è short check-pusha la cbet di Pesca e gira 8422 ritrovandosi in pratica sotto un treno. Turn J ininfluente, al river il dealer materializza un incredibile 3 che dà la scala al russo e lascia Max con 7 big bets.
Poco dopo sull’apertura di Motohiro Kondo da early position Max tribetta con A[x]Q[x]J[x]X, il giapponese chiama e poi chiama la cbet su flop A52. Turn Q che dà a Max doppia coppia, il giapponese chiama ancora restando con gli spiccioli dietro. Il river è un K i due giocatori vanno in check check e Hondo vince il piatto proprio grazie all’ultima strada con A K J 4.
A raccontarci la mano dell’eliminazione, arrivata subito dopo, è lo stesso Max:
“Sono contro due giocatori che hanno un Asso in mano e le restanti tre carte che non sono figure. Io ho coppia di Jack, loro non hanno coppia… In pratica vanno entrambi per il low. Ho ottime possibilità di triplicare, ma sul board arriva un river che dà colore a uno e il punto low all’altro”
Per il nostro Pirata un premio di 22.517$ che di sicuro non basta a ripagare la delusione per il braccialetto mancato.
Ma se Max continuerà a esprimersi a questi livelli il quinto non è che questione di tempo: mica si può sempre essere riverati per tre volte di fila!!!
Payout tavolo finale 1.500$ Omaha Hi-Low Split-8 or Better:
1 Benny Glaser $244,103
2 Benjamin Gold $150,828
3 Motohiro Kondo $106,070
4 Phillip Hui $75,627
5 Brandon Shack-Harris $54,680
6 Zachary Milchman $40,098
7 Ilya Krupin $29,830
8 Max Pescatori $22,517