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“Nei periodi di varianza negativa divento intrattabile!” Il peggior downswing di Filippo Voconi
swing [swιŋ] s. 1 oscillazione; movimento oscillatorio; dondolio; ampiezza dell’oscillazione (Garzanti)
Prima o poi tutti i pokeristi incappano in una ‘oscillazione negativa’ della sorte.
L’importante è capire che fa parte del gioco, e porre in essere i rimedi opportuni a circoscrivere e limitare il danno.
A raccontarci oggi il suo rapporto tumultuoso con la varianza è Filippo Voconi, tra i più stimati giocatori di tornei multitavolo del panorama italiano.
Il peggior downswing del massese risale a un lustro fa:
“Si parla del 2011 ( non me lo ricordavo sono andato a vederlo su shark) , al tempo si poteva giocare ad abi più alti ed io giocavo abi >70€ su stars.it. Fu il mio primo grande swing, anche se non di certo l’ultimo: in 400 game passai da 102k di profit a 85k. Shark dice che iniziò il 24/02/11 e si concluse il 7/6/11. Al tempo giocavo multi room quindi per fare 400 game su stars ad abi 100 ci voleva un po’, considerando che giocavo 3/4 volte a settimana”
Tra i primi effetti notati da Filippo, c’è il peggioramento della qualità del gioco espresso, anche se il meccanismo è inconsapevole:
“Nessuno reagisce bene ad un downswing e questo ti porta inconsciamente a non giocare il tuo a-game”.
Proprio per questo diventa fondamentale analizzare il proprio comportamento ai tavoli in fase di review.
“Quando sono in periodi del genere riguardo le mie sessioni per valutare se è solo varianza, oppure c’è anche dell’altro. Ovviamente di solito salta fuori che qualche errore lo fai”.
Importante è anche il confronto con i colleghi:
“Non mi confronto spesso con gli altri regular se non con quelli che sono anche miei amici, come possono essere Emiliano Conti o Paolo Ciuffi . Non mi piace whinare di continuo su Facebook, credo sia da perdenti, quindi bocca chiusa, testa bassa e giocare”.
Voconi rivela che è davvero difficile non far sfociare i malumori derivati dal downswing alla real life, con tutto che un professionista di poker dovrebbe essere in grado di scindere i due aspetti:
“A regola non dovrebbe incidere, perché quando uno stacca con il poker dovrebbe pensare alla vita ‘normale” purtroppo non è mai cosi o almeno per me, ci provo a staccare la spina ma non è facile. Direi che sono un po’ intrattabile nei periodi di downswing. Ad esempio quest’anno sto perdendo da 1000 games ad abi 33… Per fortuna ho ‘quasi’ recuperato!”
Il consiglio a chi sta attraversando questi momenti? Uno su tutti, ‘prenderla easy’:
“I downswing sono inevitabili, ma questo li rende anche recuperabili al 100% quindi l’unico consiglio che posso dare è di riguardare il proprio gioco e giocare, magari abbassando il numero di tornei giocati contemporaneamente e puntare più sulla qualità che sulla massa”
Foto by PokerStars