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il 29 Lug 2016

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Doug Polk contro chi “tanka” troppo: “Preflop si decide massimo in 7 secondi!”

Doug Polk contro chi “tanka” troppo: “Preflop si decide massimo in 7 secondi!”

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Pochi giorni fa vi raccontavamo la storia di Jordan Cristos, il “tankatore seriale” che al Main Event delle WSOP ogni singola volta che ha preso in mano le carte ci ha messo più di quindici secondi a decidere il da farsi, dai raise con premium hands ai fold con carte orribili.

Legittimato dai floormen a continuare il suo gioco lentissimo, Cristos è stato però criticato da molti poker player su Twitter. Ieri anche il linguacciuto Douglas Polk ha voluto dire la sua, in video sul suo canale Youtube, e non si è assolutamente risparmiato, parlando prima del suo viscerale odio per chi impiega troppo tempo a decidere ogni volta, e poi nel dettaglio di alcuni altri giocatori che hanno il vizietto di andare “in the tank” per lunghissimi minuti.

Polk inizia senza mezze misure: “Ora voglio parlarvi di Jordan Cristos e del tankare nel poker. E voglio iniziare così: tankare a poker rovina davvero il gioco. Quando impieghi troppo tempo per decisioni semplici rovini l’esperienza di gioco agli altri player.”

Le veementi critiche di Polk non sono rivolte a tutti coloro che si prendono un minuto per pensare, ma solo a chi lo fa sempre. Polk è addirittura disposto ad accettare una sorta di “bilanciamento del range di tanking” per nascondere meglio le proprie intenzioni!

“Capisco che il poker sia un gioco di strategia e che a volte si debba prendere tempo anche con una decisione semplice per bilanciare le altre volte in cui lo si è fatto con decisioni più complicate. Se stessimo a pensare solo con le decisioni difficili sarebbe abbastanza ovvio leggere che tipo di mano abbiamo in base a quanto tempo ci mettiamo per decidere. Lo capisco. Ma c’è una linea di confine, e credo che Jordan Cristos l’abbia ampiamente superata.”

“Preflop le decisioni non sono così difficili. Supponiamo che ci sia un raise e di avere una mano come AT off, o AJ off, o T8 suited, da cutoff: in questi casi la decisione è difficoltosa – chiamare, rilanciare, passare sono tutte azioni legittime – e posso capire che serva prendere qualche secondo in più. Posso capire anche chi lo fa con AA o KK per bilanciare, come ho spiegato prima. Ma se hai 74 offsuit e ti metti a tankare, allora stai solo facendo lo stronzo!”

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Il suggerimento di Polk ai giocatori è quello di limitare le proprie tempistiche a un massimo di pochi secondi:Preflop consiglio di prendersi un tempo compreso tra i 3 e i 7 secondi per agire, per valutare la situazione al tavolo e l’action. Se c’è anche la minima possibilità che tu giochi la tua mano, prenditi il tuo tempo, è anche il tuo torneo. Questo, ovviamente, se non si hanno in mano carte che sono chiaramente da foldare. Se ho 74 off o T2 suited da UTG foldo immediatamente, non spreco il tempo degli altri giocatori al tavolo.”

La filippica di Doug continua e prende di mira alcuni soggetti ben più noti di Jordan Cristos, come il player of the year GPI 2015 Byron Kaverman:Terribile tankatore. Eravamo heads up all’evento six-handed delle WSOP e ricordo la mano dove ho perso gran parte delle mie chip, al turn io ho chiuso doppia coppia e lui scala. Non ricordo con precisione, ma credo proprio che ci abbia messo due o tre minuti per decidere la sua puntata al river. E’ stato assurdo, non aveva alcuna ragione di tankare così tanto.”

Polk ne ha anche per Yevgeniy Timoshenko: “Non ho giocato con lui negli ultimi due o tre anni, ma quando eravamo al 250.000 $ high roller dell’Aussie Millions ricordo che aspettava sempre l’ultimissimo secondo dello shot clock prima di agire. Il conteggio faceva 5… 4… 3… 2… e lo vedevi mettersi di colpo ad armeggiare con le chip, nel panico, cercando di costruire l’importo giusto della puntata; alla fine era costretto praticamente a lanciare i gettoni in mezzo al tavolo. Tutti ridevano, tranne me che ero quello contro cui stava raisando!”

Si prosegue con una battuta: “un altro clamoroso tankatore è Kyle Bowker! Dude, folda il tuo quads, non è una decisione così difficile! ovviamente con intenti umoristici: prima della tirata contro il tanking, Polk aveva già ampiamente discusso anche di questo monster fold.

Non solo critiche però: per concludere la chiacchierata Douglas ci porta anche un esempio positivo: “Un player che da questo punto di vista è migliorato tantissimo è Doc Sands. Una volta era terribile, adesso giocare con lui è quasi piacevole!”

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