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Che partita al Bellagio! Negreanu, Ivey, Brunson e Hansen al 2.000/4.000$
No, non è il table set dell’High Stakes Poker. Ma la location e i protagonisti, anni dopo, sono ancora, inevitabilmente, loro.
Nella notte tra mercoledì e giovedì, il Bellagio ha ospitato una partita di mixed game cash game che ha visto protagonisti alcuni dei più grandi interpreti all-time di questo gioco: Daniel Negreanu, Phil Ivey, Doyle Brunson, Gus Hansen e Jennifer Harman si sono ritrovati fianco a fianco in un tavolo dai blinds astronomici.
“Kid Poker” ne ha parlato nel suo blog, dichiarando candidamente di aver (ri)vissuto sensazioni che non provava da tempo.
“Devo ammettere che il tavolo dell’altra sera aveva davvero un che di nostalgico. Sembrava di essere tornati alla ‘golden era‘. Io, Phil, Doyle, Gus e Jenny… era davvero da tanto tempo che non partecipavamo tutti assieme alla stessa partita. Ovviamente c’era anche qualche faccia ‘nuova’. Come da tradizione abbiamo vivacizzato la partita con diverse prop bet; ai tempi, ormai circa 8 anni fa, le facevamo sempre, specie al Poker After Dark e all’High Stakes Poker, ma gli spettatori non avevano del tutto chiaro cosa stessimo facendo.”
Danielino ha dunque fornito qualche dettaglio in più sulle varie discipline e rispettivi blinds che hanno animato il tavolo del celebre casinò, recentemente appaiato (scavalcato?) dall’Aria per quel che concerne il furore high stakes:
“Abbiamo giocato un po’ a tutto: Hold’em, Omaha 8 , Razz, Stud, Stud 8 , 2-7 Triple Draw, Pot Limit Omaha, No Limit Hold’em, 2-7 No Limit Single Draw, Badugi, 2-7 Razz. I blinds nei giochi limit erano 1.000$ o 1.500$. Nel No-limit siamo partiti da 1.500$/3000$ per poi ‘leveluppare’, intorno alla mezzanotte, a 2.000/4.000$.”
Negreanu non ha rivelato l’esito della sessione, ma ha detto di essere positivamente sconvolto per l’action che si è protratta senza sosta:
“Ci sono stati ben due tavoli da 1.000/2.000$ a salire che stavano andando avanti da 5 giorni. Solitamente dopo le World Series il cash game da queste parti vive un momento di stanca, specie a questi livelli. Tutt’altro: credo che le partite high stakes non siano mai state così in salute. Qualche anno fa c’erano al massimo 12-15 giocatori che potevano permettersi di schierarsi a certi tavoli, ora ce ne sono almeno una trentina che si presentano regolarmente nella Bobby’s Room e fanno il proprio gioco. E’ davvero eccitante!”