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il 13 Ago 2016

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Pokeristi senza il tavolo verde: una serata con Andrea Crobu

Pokeristi senza il tavolo verde: una serata con Andrea Crobu

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Complice il caldo e l’aria di divertimento, l’estate è il periodo dell’anno in cui più i grinder si allontanano dal pc e allentano i ritmi di gioco.

Ma che persone sono i giocatori quando non hanno un tavolo verde davanti – sia esso reale o virtuale?

Dal nostro Davide De Luca, che beato lui è in vacanza in Sardegna, ci siamo fatti raccontare il profilo di Andrea Crobu con cui è stato a cena ieri sera (foto in alto: da sinistra Davide, Andrea, Stefano Atzei e il regular mtt Mattia Agus).

“Anzitutto posso dire che è stata una mangiata impegnativa: dagli antipasti agli ammazzacaffè non ci siamo fatti mancare nulla, con tanto di grigliata nel mezzo. Dovevano essere della partita culinaria anche Andrea ‘topkapias’ Borea e Filippo Candio, ma purtroppo alla fine non sono riusciti a venire”

Nel corso della cena la discussione ha toccato il poker in modo molto marginale:

“Abbiamo perlopiù parlato di altro, ma certo, al tavolo eravamo un regular Zoom, uno di cash HU, uno di Spin e uno di mtt, e dunque ci siamo scambiati i punti di vista su qualche spot particolare…”

Argomento molto caldo, invece, la comunicazione sui Social:

“Andrea è un animale da Facebook, ma la sua immagine social è davvero distante dalla realtà quotidiana! E’ un ragazzo timido e sulle sue per quanto sia iperattivo sui social: la sua immagine web è decisamente più goliardica ed esuberante di come in realtà sia in real life!”

Lo stesso Crobu conferma questa differenza tra il sé stesso al computer e nella real life, soprattutto per quanto riguarda la chat di Stars:

“Sicuramente sono diversissimo, anche ai tavoli di poker online sono molto più arrogante, spesso mi capita di battibeccare in chat, mentre nella vita sono esattamente l’opposto! Chi mi conosce sa che sono un ragazzo simpatico, socievole… è un leak che dovrei curare, perché dà fastidio anche a me passare per quello che non sono, cercherò di migliorare questo aspetto. Mi irrita infatti che sui social dicano che io sono uno che se la tira, quando davvero nella mia vita non me la sono mai tirata.”

Entrati ormai in argomento poker online, scopriamo che Crobu sta cominciando a soffrire la mancanza di stimoli, entrando in un semi-burnout:

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“Sto giocando molto meno rispetto a un paio d’anni fa. Mi è passata un po’ la voglia di giocare a poker per vari motivi… non so dire precisamente perché, forse un po’ colpa di PokerStars con le sue promozioni tra casinò, Spin&Go, garantiti troppo bassi… d’estate poi è veramente difficile grindare con il caldo, la vita che c’è fuori specialmente in Sardegna. D’inverno viceversa trovo un po’ più di stimoli, e a volte addirittura lo preferisco perché mi manca grindare per bene.”

Entriamo nel dettaglio: differenze tra grinding estivo e grinding invernale?

“D’inverno gioco tantissimo perché si sta molto di più a casa. Posso giocare anche 12 ore, o comunque come gira. Faccio orari normali: a letto presto, sveglia presto, alle 6 si comincia a giocare fino all’una, e se il pomeriggio è libero a volte gioco mattina e pomeriggio. Invece d’estate con le serate fuori mi sballo tutti gli orari, non riesco ad alzarmi presto e quindi non riesco mai ad organizzarmi, come capita apro i tavoli, magari per una sola ora e dopo esco, quindi non programmo niente d’estate.”

Tutta un’altra musica per quanto riguarda il poker live.

“No, il poker real life è tutta un’altra cosa, sicuramente lo preferisco. Toccare cose materialmente, fare viaggi, vedere gente… Anche shippare è tutta un’altra soddisfazione, se vinco 20K a un major online non sposta così tanto per chi come me gioca il NL1.000, ma shottare live è molto più bello.”

Ma basta parlare di poker. Finita la cena, tutti a ballare!

“Siamo andati in una discoteca del posto, ma a dirla tutta l’età media era un po’ bassina…”

Al termine dei balli la nottata prende una piega che ci garantisce una certezza da scolpire nel granito: anche in estate un pokerista può perdere il pelo, non ‘il vizio’:

“Dopo una nottata di bagordi, alle sei di mattina siamo finiti a giocare a poker! C’erano altri giocatori ma alla fine siamo rimasti noi quattro”

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