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Daniele Primerano e i ripetuti ‘svenimenti’ al 10/20€ di Barcellona: “Live gioco più tight…”
I ritmi circadiani dei pokeristi – e degli addetti ai lavori! – sono tutt’altro che regolari: sveglia intorno alle 14.00, colazione/brunch alle 15.00, pomeriggio ‘random’ (alcuni iniziano già a grindare, altri sono semplicemente alla ricerca di lucidità) e poi, solamente intorno alle 20.00/21.00 ci si presenta sul posto di lavoro e si clicca finché ce n’è.
Un mondo di nottambuli, specie per i player che rientrano nella fascia 20-30 (la maggior parte), incline ad alterare ulteriormente il proprio orologio biologico quando si è in trasferta per qualche appuntamento live. Molto spesso, difatti, tanti grinder si ritrovano a notte fonda/alba per fare una birra insieme, andare in un locale o semplicemente in camera di qualcuno per giocare un ‘polacco’ o varianti di gruppo analoghe.
Espressione perfetta di questi ritmi di vita esageratamente sregolati è Daniele Primerano, che poche sere fa, dopo essersi schierato ad un tavolo 10/20€ al casinò di Barcellona è stato colpito da una serie di attacchi di narcolessia…
“Il tavolo era full ring e la partita parecchio pesante. Live sono solito giocare molto più chiuso rispetto al normale. Cerco di tenere a bada il mio stile loose aggressive e punto quasi esclusivamente a giocare per valore, specie in un tavolo da 9 persone come quello dell’altra sera…”
Fold, fold, fold. Ancora fold. La pazienza è un’arma fondamentale, ma talvolta può rivelarsi decisamente una skill ‘a doppio taglio’!
“Non giocavo una mano da circa due ore… e mi sono addormentato! Reclinavo la testa 4-5 minuti, come si fa in treno durante un lungo viaggio, per poi risvegliarmi di colpo e riaddormentarmi poco dopo. Ovviamente i miei amichetti non ci hanno pensato un secondo ad immortalarmi.”
E’ chiaro che in partite di cash game, l’appisolamento estemporaneo costa poco o nulla ai fini della partita in corso, ma ‘superprimex’ pare essere recidivo:
“Una volta mi è capitato anche in MTT! Effettivamente ho ritmi di vita un po’ sballati… Battute a parte, in un tavolo come quello di ieri era necessario giocare molto più accorti del normale. Un tuffo può costarti carissimo! E quando decidi di farlo va plannato davvero bene perché non passano mai, mai mai e se si viene ‘callati’ poi è difficilissimo recuperare. In un tavolo 6-max sarebbe stato ovviamente diverso. In ogni caso, forse, sarebbe stato meglio se mi fossi addormentato del tutto: dopo ore di attesa mi son giocato un flip da 8k e ovviamente è andato il mio avversario…”