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Salvatore Bonavena saluta il vecchio EPT: “PokerStars ragiona da azienda, ma il cambiamento sarà positivo per tutti”
Ha lasciato tutti di sasso la notizia che PokerStars ha dato oggi riguardo ai suoi nuovi format per il poker live.
Brand storici come EPT e IPT tra qualche mese saranno solo un lontano ricordo. Si tratta di un passo storico per tutto il panorama del poker dal vivo, anche se era già evidente da tempo il successo dei festival nelle grandi città.
Direttamente dalla tappa EPT dei record di Barcellona è arrivata questa notizia bomba che non può lasciare indifferenti i regular dei circuiti live targati PokerStars.
Abbiamo subito chiesto il parere di un italiano che l’European Poker Tour (e non solo) in questi anni lo ha conosciuto bene, lasciando decisamente il segno.
Il calabrese Salvatore Bonavena è stato il primo player italiano capace di vincere una tappa EPT (quella di Praga 2008) e insieme ad Antonio Buonanno è l’unico azzurro che può vantare il titolo in bacheca.
Oltre a questo, Bonavena detiene un primato a questo punto imbattibile, come lui stesso ci fa notare: “Sono l’unico ad aver vinto in carriera sia l’EPT che l’IPT“.
Salvatore sarà dunque sicuramente uno dei più colpiti dalla notizia dei cambiamenti in casa PS. Ecco come l’ha commentata per noi in esclusiva, con qualche critica al suo ex sponsor ma anche con oggettività:
“Penso che se hanno deciso di cambiare avranno ragione di sicuro. Aprono a mercati mondiali, a festival di poker dove i giocatori vanno rotti quasi tutti, quindi ci vuole gente fresca da ‘spremere’.
Ragionano da azienda, non lo fanno certo per i giocatori ed è giusto. Una tappa come Barcellona generai circa 5 milioni di rake! I ‘morti’ sono tanti, la rake è altissima. Offrire 100 tornei in 10 giorni è impressionante .
Potrei dire tanto altro. Per il giocatore sarebbe ideale più tappe e meno tornei, ma gli interessi dei giocatori non collimano con quelli dell’azienda.
Al vecchio EPT al massimo spendevi 7.000 euro e quindi se facevi premio andavi pari. Adesso ci sono 50 tornei e anche se fai premio devi farlo da 20.000 altrimenti sei sotto.
Ammesso che ti sai controllare… Altrimenti tra turbo, iperturbo, casinò e spese varie ci vuole un anno per recuperare. Ma a loro come azienda va bene, 5 milioni di rake in 10 giorni non sono pochi.
Penso che cambiando comunque sarà meglio per tutti. Io continuerò a partecipare. Avevo già deciso di selezionare poche tappe e importanti, tipo Barcelona, Praga e Montecarlo. Il resto lo salto“.
Abbiamo concluso la nostra chiacchierata con Salvatore Bonavena chiedendogli un parere sul nuovo field dell’EPT: “Il livello del field sicuramente è cresciuto, ma questi eventi con grandi numeri sono sempre +EV“.