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Vanessa Selbst scatena un pesante flame contro Doyle Brunson: “Sei solo un ignorante”
I poker pro lavano i panni sporchi in pubblico, per la precisione su Twitter.
Si avvicinano le elezioni presidenziali negli USA e sale la tensione. L’argomento sembra infervorare gli animi molto di più rispetto al tavolo dei November Nine programmato più o meno nello stesso periodo.
Nella giornata di ieri in particolare si è infiammato in rete il dibattito politico tra alcuni famosi personaggi del poker internazionale.
Tutto è iniziato da un tweet di Doyle Brunson che ha commentato una presunta lista di 18 bugie dette in un solo giorno da Donald Trump.
Il leggendario Doyle ha scritto a riguardo: “Scommetto un sacco di soldi che posso trovare un numero doppio di bugie dette da Hillary“.
A quel punto è intervenuta dal nulla a gamba tesissima Vanessa Selbst: “Sei come il resto della massa ignorante. Ricicli gli spunti di discussione, fai asserzioni, eviti i fatti e la logica“.
L’83enne Doyle si è ovviamente risentito rispondendo: “Vanessa, non so se mi segui su Twitter, ma se lo fai per favore rimuoviti dai miei follower. Mi hai già mostrato il tuo carattere quando hai truffato Jason“.
Si riferisce ovviamente alla nota bet di questa estate tra la Selbst e Jason Mercier sui braccialetti WSOP. Ribatte la Selbst: “Certo, pagare 100.000$ vuol dire truffare. Dubito che tu voglia iniziare un dibattito sull’etica nel poker“.
Interviene nella questione anche Liv Boeree: “Doyle, ti sfugge il punto. Quella lista di bugie Trump l’ha detta in un solo giorno, non in tutta la vita“. La stessa cosa è sottolineata da Erik Seidel.
Brunson chiarisce allora la sua posizione politica: “Mi riservo di votare per chi credo sia migliore. Trump non è perfetto, l’ho sempre detto, ma è meglio di Hillary. Questa è la mia opinione“.
Sul proprio profilo Twitter, restando in tema, Vanessa Selbst scrive: “Adesso la gente twitta cose vere che ha detto Trump per dimostrare che non è un bugiardo“.
Insomma, avete sicuramente capito che in questi mesi la sfida tra Trump e la Clinton catalizza davvero tutte le attenzioni, anche quelle dei poker pro.
In mezzo a tutta questa discussione dobbiamo segnalare purtroppo anche l’intervento sconveniente e inopportuno di tale Jeremy Medanich, che ha fatto arrabbiare tantissimo Doyle Brunson:
“La famiglia Brunson è vile. Rimpiangono i vecchi tempi in cui si abusava dei dealer. Doyle difende i molestatori di bambini come Amarillo Slim“.