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“La più grande delusione pokeristica della mia vita!” Domenico Gala racconta il 18° posto al Main Event Wcoop
Asso Asso. La starting hand più forte del Texas Hold’em. La mano che tutti sogniamo avere quando siamo nelle fasi cruciali di un torneo.
Per Domenico Gala, da oggi, forse sarà un po’ diverso: i pini, difatti, sono stata l’ultima mano giocata al Main Event WCOOP (5.000& buy-in) di PokerStars dot com, torneo che nel day3 di questa sera regalerà 1.500.000€ al vincitore.
18 left, blinds 75.000/150.000. Il chipleader del tavolo “R_Scientist” apre da Utg+2 a 375.000, Gala, “ziototo94” [‘scellone9477’ su PokerStars.it, ndr.], decide di flattare:
“Sapevo di prendermi un rischio, ma avevo poco più di 20bb e tribettando sarei stato davvero troppo face up su una monster. Tra l’altro oppo aveva tendenze abbastanza spewy post flop e l’idea di trapparlo, in quel momento, mi è parsa la migliore…”
Flatta anche “llJaYJaYll” da big blind.
Il flop recita: 9J7.
Checka bb, c-bet 600.000 per original raiser, all-in 2.700.000 per Gala, passa big blind, snappa “R_Scientist” che gela Domenico mostrando 99.
Turn e river sono ininfluenti e il siciliano è costretto a dire ai sogni di gloria dopo aver messo in riga oltre 2000 players:
“Già in passato mi era capitato di deeprunnare, anche live, ad eventi che mettevano in palio una prima moneta da 100.000 o 120.000€. Lì avevo masticato amaro, ma me n’ero fatto una ragione. Qui è diverso: ieri notte ho fatto davvero fatica a prendere sonno e ancora oggi sono davvero frastornato, quasi sotto shock. Andavo solo per i massimi, fedele alla mio filosofia di gioco. C’erano ancora tanti reg molto forti e non potevo permettermi di farmi intimidire. E’ dura perché un primo premio del genere ti cambia davvero la vita.”
Contattato telefonicamente, Domenico ha provato comunque a scherzarci su, ma dopo qualche risata agrodolce è stato lui stesso ad ammettere quanto sia complicato ‘accontentarsi’ di un 18° posto da 44.613$:
“Se penso che mi ero qualificato tramite un satellite da 160$, beh, non sono pochi. Ma tornei del genere ce ne sono due, tre all’anno e non so se e quando mi ricapiterà di arrivare così vicino ad un final table così ricco. Ora mi prenderò almeno due settimane di stop assoluto. Farò un viaggio con un paio di amici e poi tornerò a Malta per l’EPT, sperando di riacquistare la giusta determinazione per far bene…”