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Thinking Process – Timothy Adams e una super thin value bet contro Danzer: “Ho tanta air nel range…”
Nella netta vittoria di Timothy Adams su George Danzer alla Global Poker League, uno spot giocato dal canadese è finito sotto la nostra lente d’ingrandimento.
Non è certamente una delle mani più spettacolari di cui vi abbiamo raccontato, ma è probabilmente tra le più “eleganti” – passatemi il termine – che abbiamo recentemente ‘graficato’.
La value bet del membro dei “Rome Emperors” in questo spot ci è parsa davvero eccezionale. Considerando che si tratta di una partita heads-up, dove ogni singolo spot vinto vale incalcolabili punti extra a livello mentale, possiamo affermare senza timore di smentita che questa mano lascia bene intendere quanto Adams avesse le idee più chiare del suo avversario su come gestire il match.
Disponibilissimo come sempre, Timothy ci ha dunque rivelato il thinking process di quella che agli occhi di giocatori meno esperti potrebbe sembrare una mano come un’altra.
“Anche io ho adorato questa mano! – premette Tim. Sostanzialmente, fino al river credo sia tutto davvero standard, ma il ‘bello’ viene proprio sull’ultima street. Ho pensato qualche istante se bettare o checkare. Puntare su quel K non è necessariamente la move più standard: in questo spot molte volte opto per un check. Ma contro un giocatore come George devo ragionare in maniera più approfondita ogni singola mossa. Puntando, infatti, rappresenterei tantissimi bluff, e lui sa che potrei averne. Dunque devo necessariamente allargare il mio value betting range e introdurre anche mani ‘thin’ come A-9. Qualche volta rischio di autovaluebettarmi visto che potrebbe comodamente avere un 10 checkato back flop o un K hittato river. Ma nel suo range ci sono anche alcuni 9-x, smaller pairs, A high e una buona percentuale di volte potrebbe essere portato a bluff catchare. Come detto prima, dopo questo run-out io potrei avere tantissime combo di busted come Q-8, J-8, J-7, 7-8, 6-7, 6-4, 6-5, 4-5 e varie combinazioni di flush draw a picche.”
Riguardando lo streaming del testa a testa, Adams si è detto sorpreso sul fatto che Danzer non fosse certo se la sua bet fosse una value o un bluff:
“Ovvio che è una value: non blufferei mai una mano di valore come A-9 e non mi aspetto mai di fargli foldare qualcosa di meglio! Il suo call con Q-9 è comunque standard, visto che, non avendo in mano picche e blockerando alcune mie combinazioni di 2 pair e scala, può ragionevolmente ritenere di avere un ottimo bluff catcher. Credo che sia stata una thin value che devo fare una certa percentuale di volte: a volte andrà bene, a volte meno, ma su questa texture e contro questo avversario era probabilmente la move migliore. George è sicuramente stato sfortunato nel trovarmi in mano proprio quella parte di range di valore, appena superiore alla sua!”
Che ne pensate? Chi di voi sarebbe stato in grado di thin valuebettareal river? Ditecelo sulla nostra fanpage Facebook!