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Come gestire un Limp pot oop? Size e istruzioni per l’uso firmate Jonathan Little
Nella sua rubrica video, disponibile su youtube e realizzata in favore dei colleghi di Pokernews dot com, Jonathan Little si rivolge principalmente ai player meno ‘scafati’, cercando di indottrinarli in merito ad alcune dinamiche certamente già note a chi conosce il Texas Hold’em da più tempo.
Spesso e volentieri, però, anche mani apparentemente standard rivelano importanti suggerimenti da applicare ‘in game’.
E’ questo il caso dello spot preso in esame oggi: un limp pot 3-way in un evento da 5.000$ (!) di buy-in cui Jonathan (stack: 27950) completa da small blind con J6 dopo il limp 100 del bottone, un 40enne amatore.
Dopo il check del big blind, il flop recita K64[4].
Little decide dunque di uscire subito in puntata, convinto di avere gran parte delle volte la mano migliore:
“Difficile che il limper abbia un K, casualità qualora lo avesse il big blind. Credo che il check e la bet siano entrambi ok, ma necessitando di protection preferisco puntare. Decido dunque di puntare 2/3 pot ricevendo il fold del big blind e il call di bottone”.
Al turn scende un 10.
“Qui decido di checkare, tendenzialmente per chiamare la puntata del mio avversario, visto che questa carta non dovrebbe rientrare nel suo rante. Potrei comunque valutare il fold, vista la sostanziale inconsistenza del pot rispetto agli stack e ritenendo piuttosto raro un bluff in questa dinamica. Qualora puntasse potrebbe realmente avere un K debole, che spiegherebbe dunque i motivi del limp preflop”.
Villain, però, opta per un check back. Il river è un 6 che regala il trips a Little:
“Qui faccio una cosa abbastanza fuori dalla norma: certo di avere la mano migliore opto per una puntata di oltre 3 volte il piatto! 2.200 chips su pot da 700. E’ probabilmente la migliore texture possibile su cui effettuare una puntata di questo genere. Anche se non si erano giocati tanti piatti, ero convinto di aver fatto percepire un’immagine molto aggressiva al tavolo. Inoltre ne avevo persi un paio negli ultimi minuti, quindi potevo fingere di essere parzialmente ’tiltato’ da questo fatto. Ad ogni modo, dinanzi a questo genere di puntate, i player amatoriali tendono a non credere. Di certo non mi aspetto un call da A high, ma con un K o addirittura un 4, verremo chiamati molto più di quel che crediamo…”
Detto, fatto: oppo chiama e mucka 47, cadendo in peno nella trappola del (free)coach americano.
Ve lo avevamo anticipato; mano semplice da giocare, specie contro oppo fish. Ma quanto di voi avrebbero optato per quella size al river? Ricordiamocelo sempre: massimizzare le vincite e minimizzare le perdite è uno dei cardini di questo gioco!