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Alec Torelli sulla mano storica Hansen-Negreanu da $575.700: “Credo che al river Daniel avrebbe dovuto foldare full”
Momento mani storiche, con la preziosa collaborazione di Alec Torelli.
Come sapete uno dei passatempi preferiti del pro di origini italiane è analizzare mani di poker nel più piccolo dettaglio, e questa volta ha deciso di puntare in alto e darci la sua idea sul piatto più grande giocato fino a quel momento in un Cash Game High Stakes.
I protagonisti sono Daniel Negreanu e Gus Hansen, e la mano probabilmente la conoscerete già, quindi non è un grave spoiler dirvi che si tratta di un full versus quads da $575.700!
“Cooler” avranno detto tutti a quei tempi -e probabilmente anche ora-, ma Torelli, il mago degli hero-fold, è di un parere diverso. Seguite il suo ragionamento fino al river e diteci… A mente fredda foldereste?
Preflop: Gus Hansen rilancia a $2.100 con 55 e Daniel fa una piccola 3-bet in position fino a $5.000 con 66, Hansen chiama.
“Quando si gioca con stack deep è importantissimo capire come cambiano le pocket pair a seconda dello Stack To Pot Ratio. Più il rapporto aumenta più queste mani diventano sia problematiche che possibilmente benefiche. Quando sei short, tra i 30 e i 40 bb ad esempio, non hai abbastanza implied odds per cercare un set, in middle stack, tra i 100 e massimo 200 bb, queste mani salgono di valore perché le volte in cui setteremo probabilmente ci rifaremo di tutti i soldi spesi in set mining in spot simili. Quando sei davvero davvero deep, come in questa mano, con 300, 400, 500 big blinds, queste mani scendono di valore perché quando metteremo tutti i soldi post flop spesso ci scontreremo con mani migliori. Bisogna sapere quando giocarle, nel mezzo dello spettro, perché con uno stack piccolo la mano è svantaggiosa, con uno stack grande diventa problematica. In questo caso il call di Hansen è giusto perché ha troppe odds per non chiamare.”
Flop: 965 – Gus checka, Daniel punta $8.000, Hansen rilancia a $26.000 e Daniel chiama.
“Check abbastanza standard. Negreanu credo che qui punti molto spesso, con tutte le overpair, a volte in bluff, tutti i 9-X, 6-7… La linea di check-raise non mi entusiasma, perché con stack così deep è difficile che la possa bilanciare. Magari può check-raisare con mani come 9-8, ma non credo che possa farlo con mani come J-T ad esempio… Insomma difficilmente lo farà con meno di set. Anche contro avversari come Hansen che possono bluffare spesso, qui non rappresenta mani peggiori di quella che ha, inoltre Daniel blockera le combo di 5-6s. Negreanu essenzialmente sta sperando che Gus sia in bluff, perché in caso contrario avrebbe set di 5 o di 9 (quindi 50%/50% di essere avanti) o una scala (4 combo). Quindi è molto più probabile di essere perdenti che il contrario se il nostro avversario non bluffa. Per questo motivo sono d’accordo con il call di Negreanu, una 3-bet sarebbe stata pericolosa.”
Turn: 5 – Gus punta $24.000 e Daniel chiama.
“Hansen punta $24.000, meno della size usata al flop. So che giocatori del genere non regalano bet size tells, ma in questo caso credo che una puntata così sia strana, se Hansen stesse bluffando avrebbe checkato o puntato più pesante. È difficile bluffare con una size simile dopo che l’avversario ha chiamato il tuo check-raise al flop, essenzialmente non ha folding range. Se Daniel ha chiamato al flop non folderà assolutamente mai a questa bet al turn. Quindi credo sia impossibile che Hansen possa bluffare qui, forse, ma in uno scenario molto difficile, potrebbe farlo al massimo con 9-8. La mano di Daniel è migliorata, poiché è passato in vantaggio contro le combo di scala di Hansen, ma quelle di under set sono diminuite a una sola, che ora è nuts. Essenzialmente Daniel è al 50%/50%.”
River: 8 – Check di Gus, bet di Negreanu a $65.000, all in di Gus per $170.000 e call sofferto di Daniel che perde la mano.
“Spesso Hansen andrà in check-call con le sue combo di scala, ma bisogna notare che con l’8 sono diminuite a 3, quindi ora ci sono più combo di full di 9 e di poker che di scala. Però Hansen potrebbe avere la mono combo 65, il che rende vantaggioso puntare, Hansen è troppo loose per poter checkare. Probabilmente Gus, che si sa essere un po’ calling station, chiamerà con scala. Ma ora Gus check-raisa all in, e Daniel deve mettere $170.000 in più per vincere un pot da $400.000, quindi Daniel ha odds leggermente migliori di 2:1, dovrebbe essere buono circa il 30% delle volte. Daniel ora deve capire se Gus ha mai range di bluff in questo spot.
Credo che Gus non possa mai avere 5-6 o 8-5, perché le punterebbe al river. Il check-push è una move troppo strong da fare con queste mani, e si capisce vedendo Negreanu che ci sta pensando con 6-6. In sostanza non chiamerà mai con mani peggiori, Gus starebbe overplayando. Ovviamente non ha nemmeno scala, quindi il suo range di value è di 4 combinazioni (tre di full di 9 e una di quads). La domanda finale è: Hansen ha almeno un 30% di bluff nel range? Ne ha almeno due combinazioni? Non lo dico perché ho visto la mano a carte scoperte, ma per me la risposta è no. Daniel ha un range fortissimo qui, la mano più scarsa che può avere è scala, con la quale andrebbe in check river tra l’altro, e non credo Hansen possa tentare di fargli foldare full. Quindi per quanto assurdo, 6-6 io la folderei qui, chiamerei con full di 9 o di 8 perché aumenterebbero le combo contro le quali posso vincere, ma in questo spot credo che 6-6 sia la mano peggiore.”