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Mauro ‘HuckSeed71’ Verdecchia, runner-up Main ICOOP: “Non dovevo nemmeno giocarlo!”
Conta meno di 300 MTT giocati in 4 anni.
Ma Mauro “HuckSeed71” Verdecchia non è né un player occasionale, né, tantomeno, un sospetto multiaccount.
Il ragazzo di San Benedetto del Tronto è infatti un regular di cash game che si diletta da tempo ai tavoli NL100 di PokerStars.it.
E grazie alla telefonata di un amico, l’ex numero 9 della squadra della sua città, ha deciso di partecipare al Main Event ICOOP.
“Solitamente – esordisce – la domenica preferisco uscire e stare con gli amici. Grindo tanto durante la settimana e gli MTT non sono mai stato il mio forte. Li gioco proprio sporadicamente, davvero quando capita. Il Main ICOOP poteva certamente essere allettante, ma se non fosse stato per Cristian [Pazzi, ndr.] non avrei giocato nemmeno questo. Sono riuscito a mantenere un buono stack per gran parte del torneo, poi l’average si è abbassata e ho dovuto inevitabilmente vincere qualche ‘gira’, ma nemmeno troppe. Pensavo che in un torneo del genere servisse davvero tantissima fortuna per arrivare in fondo. Non penso di essermi giocati più di 7-8 showdown in tutti e due i day. Vincerli quasi tutti ha fatto ovviamente la differenza…”
Pur avendo perso l’heads-up conclusivo, che metteva in palio 15.000€ extra e il titolo di campione, Mauro non se la sente proprio di whinare…
“La situazione a 3 left era molto equilibrata. ‘Alfeo11’ ha eliminato ‘RonAnaconda’ e si è presentato con un vantaggio di 2:1 nel testa a testa finale, dove non sono mai riuscito a risalire. Di certo non ho rimpianti. La fase più delicata del torneo è stata a due tavoli left quando si è sostanzialmente giocato un sit’n’go, variante che giocavo agli inizi del mio percorso pokeristico. Non credo di essere fenomenale nel gioco 15-20x, ma me la sono cavata e vincendo A-Q contro K-K sono riuscito ad approdare al final table. La mano che ha dato la vera svolta è arrivata dunque a 7 left: tutti sembravano orientati per il deal, tranne il chipleader. Ne discutiamo a lungo durante la pausa e non appena riprende il gioco, il sin lì titubante ‘Alfeo11’ dice di essere disponibile. Io, però, ho K-K. Situazione che rischia di essere quantomai beffarda… Fortunatamente ‘RonAnaconda’ scrive in chat di voler giocare questa mano e poi mettere in pausa. Apre x2 da Utg e io mi lecco i baffi. Per un attimo penso se shovare diretto, ma mi sembrava un’occasione troppo ghiotta per non effettuare una semplice tribet. Tempo 2 secondi e lui 4-bet shova con A-J. Chiamo e vado io, portandomi secondo in chips.”
Mauro incassa così 47.126€. Eppure, nonostante l’ingente somma, ammette di non voler stravolgere la sua routine pokeristica:
“Certamente giocherò qualche sessione in più al NL200, ma sempre e comunque facendo table selection. A quei livelli, purtroppo, in questo preciso momento ‘storico’ è inevitabile. Per il resto continuerò a grindare il NL100, mixando qualche sessione zoom. Gioco ormai da 4 anni e credo quella sia la mia dimensione. In tutta franchezza non vedo un futuro roseo per il poker e non penso di farne l’unica ragione di vita/fonte di reddito negli anni a venire.”
La foto copertina, in onore del suo nickname, ci offre l’assist per chiedergli com’è nata l’idea d’intitolare il proprio account ad Huck…
“Qualche anno fa seguivo PokerItalia24 con una certa frequenza e Huck Seed era uno dei miei preferiti, oltre a comparire un giorno sì e un giorno no. Così, una volta deciso d’iscrivermi su PokerStars ho scelto un nick in suo onore, aggiungendoci un po’ di deception. Quel 71 era teso a far pensare avessi 40 anni e fossi dunque un solido player di ‘vecchia data’… In realtà ne ho appena 23! Sì, avete ragione, è un po’ imbarazzante… però in fondo non si può dire non abbia portato i suoi frutti!”