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Mike Sexton e un clamoroso retroscena: “Ho perso 500 milioni vendendo le mie quote di Party Poker”
Come è possibile perdere 500 milioni di dollari per colpa del poker?
Beh, per fortuna ciò non può avvenire (almeno per ora) per colpa di una decisione sbagliata al tavolo… Tali somme però sono una realtà se parliamo del business pokeristico internazionale.
Ce lo conferma un personaggio illustre come Mike Sexton, che dopo la sua vittoria al WPT di Montreal è stato ospite del famoso youtuber Joe Ingram.
Sexton da sempre è conosciuto ed apprezzato in tutto il nostro ambiente. Con il trionfo nel circuito, del quale è anche commentatore, la sua fama ha toccato probabilmente l’apice.
Le interviste di Ingram durano sempre parecchio. Questa volta però Sexton ha raccontato un aneddoto talmente pazzesco che Ingram ha voluto pubblicare sul suo canale YouTube anche uno speciale estratto di pochi minuti.
Nel video qui sotto potete ascoltare Sexton mentre racconta appunto di come abbia fatto a fare una scelta che gli è costata 500 potenziali milioni di dollari.
Si parla di Party Poker, room di successo lanciata nel 2001: “Siamo stati i primi a fare pubblicità in tv. In quattro anni questo piccolo sito ha raggiunto un valore di 9 miliardi di dollari.
Sfortunatamente ho venduto troppo presto le mie azioni di Party Poker (per 15 milioni) e non sono riuscito a farle fruttare al massimo. Ho perso così l’opportunità di incassare 500 milioni”.
Sexton fa anche un simpatico paragone pokeristico: “È come se mi fossi trovato in una mano con 5-7 suited a quadri dove tutti continuavano a rilanciare preflop.
Io ad un certo punto ho foldato ma al flop è sceso 4-6-8 e i miei avversari hanno settato. Avrei potuto vincere un pot gigantesco, se solo lo avessi saputo…
Comunque sia penso di aver preso la miglior decisione allora. Purtroppo non possiamo prevedere il futuro ma basarci solo sulle informazioni in nostro possesso“.
Qui sotto vi proponiamo anche l’intervista integrale a Mike Sexton, dove lui racconta un sacco di aneddoti e tutta la sua storia: “Mi sono avvicinato al poker come professionista nel 1977 lasciando il mio vecchio lavoro.
In quell’anno mi resi conto che potevo fare molti più soldi col poker e il blackjack. Nel 1984 sono stato per la prima volta alle WSOP raggiundendo due tavoli finali. A quel punto mi sono deciso a trasferirmi a Las Vegas.
Negli anni ’90 ho smesso di fare solo il giocatore e sono entrato anche nel business del settore. Mi sono legato al WPT, che ha portato il gioco ovunque e cambiato la sua storia“.