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Spin & Go: ribettare il turn con aria su board non connesso? L’analisi matematica di ‘Baku’
Raise pre e cbet flop con l’avversario che segue fuori posizione…
Quando è opportuno bettare nuovamente il turn, e quando è invece opportuno checkare dietro?
In un gioco a base matematica come il poker, i numeri non mentono.
Scopriamo dunque come calcolare la giocata a maggior EV con una bella analisi Spin&Go a cura di ‘Bakudranski’, amico fraterno di ‘Killuifuplay’ nonchè uno dei fondatori della scuola Smart Spin.
Fondamentale per l’analisi è la conoscenza del software Flopzilla, utilissimo per definire gli scenari e stimare i range avversari nel postflop.
Preflop
Blinds 10/20.
Hero (stack 460) raise da sb Q 2
BB (stack 1040) chiama
Ecco una stima del range di call del giocatore su grande buio
Togliendo le carte con pallino verde stringiamo il suo range del 10%, aggiungendo quelle con pallino giallo del 25%.
Flop
4 J 8
BB check, hero bet 31, call
Se bettiamo 31 su un pot di 80 abbiamo bisogno di vincere il piatto il 27,9% delle volte per raggiungere il punto di breakeven ( 31 / (31+81) = 31 / 111 = 27.9% )
Con che range continua l’avversario su quella nostra bet? Ecco una stima:
I calcoli sopra evidenziano che continuerà con il 68,9% del range con cui ha chiamato preflop, quindi puntando 31 otteniamo abbastanza fold equity da rendere la giocata profittevole.
Turn
A
BB check, hero bet 76, bb call
Dopo aver puntato 76 su un piatto di 142 il bluff deve funzionare il 34,8% delle volte per essere profittevole nel long term.
Come vediamo nella immagine, l’avversario folderà solo il 24,6% di volte, che non è abbastanza per vincere il piatto di pura fold equity sul turn.
L’unica ragione per bettare il turn è con la prospettiva di vincere il pot senza showdown al river.
Ma la nostra size è ancora troppo grande, perchè l’avversario non continuerà con tante mani se abbassiamo la bet turn a 61.
Abbiamo ancora bisogno del 30% di equity al turn: non la abbiamo, ma al river sarà sufficiente averne in misura minore.
River
L’ultimo passo è stimare la fold equity che possiamo avere al river a seconda della carta materializzata sul board.
Con un Re di picche su bet 110 di Hero, l’avversario chiamerà il 69,2% del range con cui ha chiamato nelle strade precedenti e dunque folderà il 30,8% delle volte.
Sui river K-T-9 non a picche, che visto il board materializzano possibili scale, se Hero betta 110 otterrà il fold avversario il 36,2% delle volte.
Sulle carte che pairano il board Hero checka dietro.
Sui river 7 – 6- 5 – 3 – 2 senza picche, una bet di 115 farà foldare l’avversario il 39,2% di volte.
Con il river a picche (dal 2 al 7 e 9/T) una bet di 110 farà foldare l’avversario il 44% delle volte.
Su tutte le Q river Hero deve checkare.
Conclusioni
Se bettiamo più piccolo al turn, che è meglio per le ragioni sopra esposte, e puntiamo attorno al 41% del pot sulla maggior parte dei river, checkando dietro le Q e le carte che pairano il board, allora bettare il turn è molto meglio che checkare dietro.
Il check presenta infatti una EV pari a zero, mentre bettare il turn ha una EV di 1,3, che su bui 10/20 è pari a 13 chips.
Bettando il river con una size del 53% pot guadagniamo solamente 7 chips data la precedente azione sul turn.
Adesso potete capire quanto usare le size corrette può influire sul winrate.
Per informazioni chiedi alla pagina Facebook italiana della scuola