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il 18 Apr 2017

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Negreanu spiega il PLO: “Giocate sempre in posizione e sfruttate i blocker per bluffare”

Negreanu spiega il PLO: “Giocate sempre in posizione e sfruttate i blocker per bluffare”

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Daniel Negreanu ha deciso di introdurre i profani alle varianti del poker.

Il player più vincente della storia degli mtt live sta dedicando una serie di filmati alle varianti sul suo canale YouTube, in vista delle prossime WSOP.

Come sappiamo alle Series di Las Vegas i vari tipi di poker sono molto popolari e l’esperienza di Negreanu può essere utile per destreggiarsi tra i differenti giochi.

Oggi vi proponiamo il video che Negreanu dedica al Pot Limit Omaha, presentandolo correttamente come il secondo gioco più popolare dopo il Texas Hold’em.

Negreanu spiega prima di tutto le regole del PLO: “Come dice il nome, la puntata massima ammonta al pot. Per il resto è quasi uguale al Texas Hold’em, ma ognuno ha quattro carte in mano e deve per forza usare esattamente due di esse in combinazione con tre carte del board per formare il miglior punto possibile. Se scendono quattro cuori sul board e tu hai l’asso di cuori senza altri cuori, mi dispiace ma non hai colore“.

Negreanu parla poi delle starting hands: “Molti si chiedono come fanno ad esserci mani di partenza migliori di altre nel PLO, visto che con quattro carte in mano si possono chiudere tantissimi punti sul board.

Eppure ci sono mani più forti di altre in partenza come in tutti i giochi. A-A-K-K double suited per esempio è una delle migliori.

Le coppie alte di solito sono ottime, ma una mano come A-A-J-4 non suited non è così buona. Comunque dovete stare attenti alla posizione“.

Vediamo un esempio: “C’è un raise seguito da due call. Tu dal grande buio hai A-A-9-4. Se sei short devi andare all-in. Se sei deep (200-300 bui), non fare reraise“.

Proseguiamo con altri tipi di starting hands: “C’è un secondo gruppo di mani forti; sono le carte molto connesse. Con esse puoi floppare combo molto forti come ad esempio doppia coppia con scala.

A-K-Q-J double suited o 10-J-Q-K double suited sono mani molto buone. Anche i connectors bassi possono risultare vincenti, ovviamente, ma quelli alti sono migliori.

Se in un pot a quattro sei convinto che gli altri abbiano carte alte (dalle loro giocate precedenti), allora puoi avere buon equity con connectors bassi“.

L’analisi di Negranu prosegue con consigli da appuntarsi: “Se giochi solo con assi e kappa sarai troppo exploitabile. Ricordati che nel PLO raramente si folda in risposta alle 3bet, specialmente in posizione. Se una mano è buona abbastanza per rilanciare lo è anche per chiamare.

I range sono diversi. Nel Texas Hold’em AA vs KK ha l’82% di probabilità di vittoria preflop. Nel PLO se ti 3bettano dai bui (magari con gli assi) e tu hai  J-9-8-6 non sei messo così male, anzi… Se chiami, l’oppo fuori posizione deve indovinare se hai hittato o no.

La posizione è molto più importante nel PLO rispetto all’Hold’em. Puoi rappresentare tutto. I range sono più ravvicinati in un certo senso“.

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Le mani veramente brutte allora quali sono? Negreanu dice: “Qualcosa come una coppia di 5 in mano è spazzatura. A-K non è buona perché non ti basta hittare un asso. Consiglio soprattutto ai principianti di aspettare mani forti“.

Ecco un altro aspetto intrigante del PLO: “Si possono sfruttare molte più informazioni per bluffare. Sappiate che Phil Ivey limpava molto a PLO, poiché il suo gioco post-flop era migliore“.

Vediamo altri esempi: “Se hai l’asso di cuori in mano e ci sono tre cuori sul board, saprai che gli altri non hanno colore nuts.

Con l’asso di cuori puoi addirittura chiamare su un flop con due cuori, sperando che esca una terza a carta a cuori che ti consenta di bluffare.

Se invece hai 10-10-A-K su un flop 6-7-9 è difficile che qualcuno abbia 8-10. In questo caso i 10 sono blocker per la scala nuts. Come vedete ci sono molte più opportunità per bluffare“.

Chiudiamo con un ultima mano significativa: “Se giochi un grosso piatto devi avere una mano fortissima. Per esempio consideriamo 10965 contro KQJ3 su un flop 1093.

Noi abbiamo top two e magari ci sentiamo forti, ma le percentuali dicono che abbiamo il 32% di probabilità contro il 68%!

L’avversario ha solo coppia di 3 ma tantissimi outs. Quindi se finisci ai resti nella migliore delle ipotesi  hai un terzo di possibilità di vittoria. Nella peggiore non hai outs, contro un set di 10 per esempio.

Il mio consiglio nel PLO è quello di aspetta il turn per giocare aggressivamente. Nell’esempio appena fatto con doppia coppia ci si limita al call al flop“.

 

 

Ricordiamo tra l’altro che recentemente Negreanu ha sfidato Joe Ingram proprio nella variante del PLO, in una sfida ad oltranza con intenti anche benefici…

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