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il 10 Mag 2017

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Thinking Process – Simone “BAK-VASTO” e una condotta deceptive al NL100

Thinking Process – Simone “BAK-VASTO” e una condotta deceptive al NL100

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Uno spot giocato pochi giorni fa da Simone “BAK-VASTO” ha catturato la nostra attenzione.

Il coach della GTO Poker Academy ci ha rivelato il Thinking Process di un 3 way tutt’altro che standard.

Questa l’action: apertura a 2.48€ da parte di UTG (reg, stack 118€), call per “BAK-VASTO” (stack 105€) da bottone con 910, chiama anche fish da bb.

Flop Q67.

Checka bb, c-bet 4.73€ di OR, raise 14.19€ per “BAK”, passa bb, chiama or.

“Flop decido di raisare avendo questo combodraw, diciamo che alterno sia il call che il raise con questa combinazione. Il mio range strong di raise in questo spot è qualcosa come set, 6-7s, 8-9s 9-T con backdoor e qualche altro fd.”

Il turn è un 4 che regala il flush all’abruzzese, il quale però decide di checkare behind:

“Turn improviamo un flush e a questo punto bisogna rivalutare il proprio range. Qui sul turn i nuts diventano i nostri bluff del flop (flushdraw diventano flush) e bottom range diventano i set/2pair del flop. Siccome non raise molto spesso i nutflashdraw al flop decido per semplificarmi la vita e checkare per proteggere tutti i set/2pair con cui farei fatica a difendere river.”

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River 3.

Utg checka nuovamente, “BAK-VASTO” opta per una value pari ad half pot (17.16€)… ma UTG decide di andare all-in!

“Checkando tutto il range del turn arrivo al river con un range composto da 2pair+ flush e unica combo di bluff 8-9s che neanche raiso sempre flop. Per cui la size da usare per depolarizzare non deve essere troppo grande visto che nostro range ha close to zero bluff. River prima di bettare ovviamente dovremmo già essere coscienti di quello che potrà accadere in base all’avversario che affrontiamo. Vs questo reg che conosco anche al di fuori dai tavoli so che mi potrò trovare contro a un c/shove perche è in grado di checkare nuovamente anche river con i nuts, ma allo stesso tempo credo possa turnare in bluff anche dello showdown value. Motivo per cui al river probabilmente bet/callerei tutti i flush e bet/folderei i set che decido di bettare (probabilmente betterei solo i 7-7 e checkerei i 6-6). Ricordiamoci che river non è che dobbiamo vincere sempre, ma solo il 33% delle volte visto le POT ODDS che ci sono state offerte.”

Coerente con il suo ragionamento, Simone decide di chiamare e si assicura il pot alla vista dell’AQ trasformato in bluff dal suo avversario!

Che ne pensate di questa condotta? Commentatela sulla nostra fanpage! 😉

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