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il 11 Lug 2017

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Il grande assente delle WSOP 2017: che fine ha fatto Phil Ivey?

Il grande assente delle WSOP 2017: che fine ha fatto Phil Ivey?

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Con il day 1C agli archivi si è conclusa la fase iniziale del Main Event WSOP 2017 e possiamo contare gli iscritti: sono 7.221 in totale, che portano il Main di quest’anno al terzo posto nella classifica degli iscritti, preceduto soltanto dalle edizioni 2010 con 7.319 iscritti e 2006 con 8.773 presenti (numero però viziato dalla novità di non poter cashare i ticket vinti online).

Tra i più di settemila ai nastri di partenza però ci sono alcuni nominativi che mancano tristemente all’appello. E se già l’assenza di Doyle Brunson era stata anticipata da Texas Dolly stesso su Twitter, e di Tom “durrrr” Dwan ormai non ci sono più tracce da anni ai tornei… il nome di Phil Ivey invece ce lo aspettavamo ancora.

Già l’anno scorso Ivey aveva totalmente snobbato le WSOP, probabilmente libero da prop bet sui braccialetti, ma aveva comunque fatto una fugace apparizione apposta per il Main Event.

Stavolta invece il mondo pokeristico è rimasto a bocca asciutta. Ci sperava anche Phil Hellmuth, che nei giorni scorsi aveva dichiarato a CardPlayer: “Non credo che Ivey sia mai mancato al “Big One”, sarei molto sorpreso se non decidesse di fare un salto all’ultimo livello disponibile”.

Poker Brat ha però dovuto ricredersi. L’assenza di Ivey ha colpito molto anche Daniel Negreanu, che ne spiega i probabili motivi e si augura un ritorno negli anni futuri:

E’ molto impegnato con le cause legali e ha tanto da fare anche in Asia, partite importanti che sta giocando e altri affari. Sarebbe bello avere di nuovo Ivey per le intere WSOP. Dovremmo fare qualche grossa prop bet sui braccialetti per convincerlo.”

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Secondo la dichiarazione di Negreanu, Ivey non sembrerebbe essere nemmeno presente a Las Vegas in questi giorni. Altre fonti, però, ci dicono che effettivamente Phil sta giocando cash game alla Bobby’s Room del Bellagio!

Le cause legali a cui si riferisce Negreanu sono quelle, ormai storiche, di Ivey contro il Casinò Crockfords di Londra, al quale il pro player aveva vinto milioni di sterline a Baccarat sfruttando però un difetto delle carte.

Quest’anno l’attesa per Ivey era motivata anche da un altro fattore: avendo compiuto 40 anni, Phil è stato per la prima volta “votabile” dal pubblico per la lista dei dieci candidati alla Poker Hall Of Fame, e vi è entrato insieme al nostro Max Pescatori.

Questa assenza, però, secondo sia Hellmuth sia Negreanu non inficerà le possibilità di Ivey di entrare nella Hall Of Fame; troppi e troppo grandi i successi passati e troppo importante il suo ruolo nella diffusione mediatica del poker. Poker Brat dichiara: “Credo che abbia il 99% di chance di entrare. Sarebbe una grave ingiustizia se non ce la facesse” e Negreanu continua: “Se non entra lui, chi esattamente dovrebbe entrare nella Hall Of Fame?”

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