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il 3 Ott 2017

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La storia di Jeff Gross, il pro salutista amico di Michael Phelps che gioca a FIFA contro Sammartino e Curcio

La storia di Jeff Gross, il pro salutista amico di Michael Phelps che gioca a FIFA contro Sammartino e Curcio

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La vita del pokerista viene spesso presa sotto gamba dal punto vista dell’impegno e dei doveri: si tratta di un’occupazione quasi del tutto assimilabile ad un’attività imprenditoriale, soprattutto se viene considerata una valutazione dei rischi; solo un imprenditore può vedere come risultato dei suoi sforzi un risultato che non solo non lo ripaga delle energie profuse, ma che proprio lo danneggia economicamente.

Già solo per questo motivo, è comprensibile il fatto che vedere il poker come un vero e proprio lavoro non è cosa per tutti.

Tra l’altro, si sa, il poker è un’esperienza piuttosto sedentaria. Mantenersi in forma lontano dai tavoli è fondamentale, se si vuole rimanere mentalmente e fisicamente lucidi; un professionista in particolare ha trasformato il famoso detto latino “mens sana in corpore sano” nel suo stile di vita.

Parliamo di Jeff Gross, 30enne originario del Michigan, membro del Pokerstars Team Pro, specialista degli high stakes cash game e che vanta vincite in tornei live per quasi tre milioni di dollari.

Come molti giocatori di successo, Jeff ha affinato le sue doti competitive grazie ad altri giochi prima di innamorarsi del poker : in questo caso però non sono stati i soliti videogames ma il ben più fisico gioco del calcio!

Durante il periodo di studio all’università, anche ispirato dalle World Series, Jeff è entrato per la prima volta in contatto con il poker, intrattenendosi con gli amici nelle pause tra le varie sessioni di allenamento.

Quando non è impegnato nei suoi allenamenti cardio, o a sollevare pesi in palestra, il trentenne di Ann Arbor cerca ancora di trovare del tempo per la sua passione calcistica:

“Mio papà mi portò a un provino per una squadra quando avevo sette anni, ma io non ci volevo andare. Tuttavia mi innamorai del gioco sin da subito e da allora non ho mai smesso di giocare: sono mancino e giocavo centrocampista centrale, a volte mezzala sinistra. Ancora oggi mi diverto giocando a calcio”.

L’amore del pro statunitense per il “soccer” si estrinseca anche nei videogame: memorabile uno scontro U.S.A. – Italia a FIFA durante le WSOP di quest’anno, in cui Gross in coppia con Daniel Colman si è giocato l’1% dei rispettivi Main Event contro i nostri Dario Sammartino e Luigi Curcio, come si può vedere nel video:

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Ma la passione per i videogame non distoglie più di tanto Gross dalla attività fisica:

“Cerco anche di andare in palestra il più possibile, e faccio dai 30 ai 40 minuti di cardio al giorno, con un’inclinazione del 15%. Sollevo pure i pesi, anche se quando viaggi è dura mantenere un programma di allenamento. In ogni caso d’estate ho fatto tutti gli allenamenti di All American Dave, la famosa 5 Weeks 2 Fitness Challenge: si tratta di una sorta di routine, che implica anche mangiare sano e dietetico.”

Questo perchè il trentenne crede che la salute e l’attività fisica influenzino positivamente il proprio modo di giocare a poker; per questo motivo mantiene fermamente le sue abitudini:

“Se mangi bene, fai esercizio e ti senti pieno di energia, tutto sembra andare meglio! Mi piace passare il tempo con mia moglie e viaggiare; lei è brasiliana e quindi andiamo a Belo Horizonte, dove ha una casa, e ci rilassiamo lì. Ultimamente abbiamo tanto da fare, quindi è sempre bello prendersi una pausa, fare un viaggio ed esplorare nuovi posti con lei: Melbourne è una delle mie città preferite, così come Barcellona. Istanbul è stata un’incredibile scoperta. Vado spesso a Montreal a giocare a poker, è un’altra splendida città!”

In quanto amico ed ex compagno di stanza di una leggenda olimpica del calibro di Michael Phelps, considerato il più grande nuotatore di tutti i tempi, Jeff ha potuto vedere direttamente in azione le caratteristiche necessarie per diventare un numero uno al mondo:

“Ho incontrato Michael ad un tavolo da poker a Windsor, in Canada. Siamo andati d’accordo sin da subito ed entrambi iniziammo a giocare online; poi mi trasferii a Baltimora, dove ho vissuto con lui per qualche anno. Ho imparato diverse cose da lui, in particolare l’allenamento, la sua etica per il lavoro e l’avere degli obiettivi personali senza preoccuparsi di ciò che la gente pensi o dica. Se ti siedi al tavolo, giochi e un avversario è baciato dalla fortuna, non puoi farci nulla, ma puoi controllare il tuo modo di giocare e la tua preparazione! Questa è una delle cose che ho imparato da Michael: porsi degli obiettivi ambiziosi e preoccuparsi solo di sé stessi.”

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