Monday, Nov. 25, 2024

Strategia

Scritto da:

|

il 4 Ott 2017

|

 

Istruzioni per l’uso: la thin value-bet nel cash game

Istruzioni per l’uso: la thin value-bet nel cash game

Area

Vuoi approfondire?

Per thin value bet si intende una puntata per valore molto marginale effettuata in alcune situazioni limite con lo scopo di ottenere un leggero profitto, e che a volte può portare a soccombere a mani migliori.

Gli specialisti cash game più forti sono maestri in questo tipo di bet: saper estrarre il massimo valore possibile da mani marginali è sicuramente uno dei paletti che separa un buon giocatore da un top player!

Prima di tutto, è necessario distinguere questo tipo di action da una semplice value bet.

Quando siamo in game, capitano molto spesso situazioni in cui è piuttosto intuitivo capire che bisogna puntare. Esempio molto banale può essere un set di 4 su board J 7 4 A 2; qui il valore di una puntata è estremamente alto e lampante.

In altri casi “grigi” invece, la nostra mano sarà buona rispetto ad una discreta fetta del range avversario e perderà contro la restante parte.

Esempio: apriamo da BTN con 68, flatta il BB, su board 8 A 9 check / cbet /call. Turn T check / check, river 6 decidiamo di bettare: qui stiamo effettuando una thin value bet!

Capire l’utilizzo di questa move è fondamentale, considerando il fatto che nel lungo periodo spot simili saranno molto ricorrenti e profittevoli e che, in linea generale, gli avversari al river sono sempre tentati dalla voglia di bluff catchare.

Altro aspetto molto importante: quali sono i player più vulnerabili sotto questo punto di vista?

I giocatori occasionali sono bersagli ideali per le thin value bets in quanto tendono a chiamare troppo spesso con mani in grado di battere solo un bluff, come top pair senza kicker o mani peggiori.

Comparatore Bonus

Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui siti degli operatori italiani. Questa tabella ha una funzione informativa e gli operatori sono mostrati in ordine casuale.

In generale quindi, contro fish registreremo la probabilità maggiore di successo, ma lo stesso discorso non è da escludere quando parliamo di avversari esperti.

Una buona lettura e buone capacità di interpretazione della texture ci aiuteranno ad intuire quando una puntata è preferibile ad un più prudente check, anche contro i regular presenti al tavolo.

Ultimo elemento da considerare, non per importanza, è la size della bet; a seconda del proprio avversario e della propria immagine si possono modulare diversi importi.

Contro gli avversari più passivi, una bet più piccola di metà piatto può funzionare. Offrire un buon prezzo al proprio avversario è il modo più semplice per allargare il suo range di call: players di questo tipo non sanno tramutare in bluff le proprie mani più deboli e potrebbero farsi ingolosire da uno showdown economico.

Contro reg invece, utilizzare una size leggermente più grande potrebbe essere l’ideale: lo scopo di una bet più sostanziosa con una mano media è quello di impoverire i bluff catchers avversari. C’è però da dire che molto spesso la size della thin value bet è più “sottile”, ovvero piccola in rapporto al pot, sia per indurre l’avversario a chiamare da sotto con il suo poco valore (o in bluff-catch), sia per limitare le perdite nei casi in cui il nostro valore medio-basso non sia sufficiente a prendere il pot.

Ma attenzione a non abusare troppo del thin value: è sì un’arma molto efficace, soprattutto ai microlimiti, ma i giocatori più preparati sono in grado di riconoscerla e di attuare le dovute contromisure!

 

Articoli correlati

ItaliaPokerClub non è un operatore di gioco a distanza, ma un portale informativo dedicato ai giochi. Tutte le poker room partner del nostro portale hanno regolare licenza AAMS. Il gioco è riservato ai soggetti maggiorenni e può causare dipendenza e ludopatia.
Consigliamo, prima di giocare, di consultare le probabilità di vincita dei singoli giochi presenti sui siti dei concessionari