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“Basta tanking!” Negreanu, Perkins e Sontheimer fanno blocco per lo shot-clock nei tornei High-Roller
Il poker riesce a dimostrare sempre il suo bisogno di progredire, evolversi. A volte in maniera immediata e palese, altre volte con processi molto più lunghi, che spesso si accompagnano a dibattiti accesi fra i poker players.
In questo caso il nodo del contendere prevede due estremi: da una parte chi dice di voler salvaguardare lo spettacolo e la giocabilità, dall’altra chi intende proteggere la “sacralità” del gioco nella sua versione live.
Ovvero: introdurre in maniera omogenea lo shotclock in tutti i tornei oppure continuare con la linea tollerante nei confronti di chi vuole prendere il suo tempo prima di annunciare l’azione?
Da quanto si legge, tra i top players la prima alternativa sembra essere la prediletta: i lunghi tank non piacciono alla maggior parte dei giocatori, molto probabilmente anche agli stessi organizzatori che devono vendere il prodotto “poker”, e in più l’idea di velocizzare il gioco amplificherebbe l’effetto divertimento.
Come al solito, personaggi influenti e top reg del mondo del poker non hanno perso l’occasione per dire la propria via social.
Il primo è stato il campione del Poker Master Steffen Sontheimer, che con un ‘cinguettio’ ha mostrato tutta la sua frustrazione per le eccessive attese ai tavoli verdi live:
“Shotclocks… ne abbiamo bisogno in ogni torneo high roller. Tutto questo tanking sta ammazzando il gioco.”
Shotclocks… we need shotclocks in any highroller tournament. This tanking is killing the game.
Wtf#Rage #ONEDROP— Steffen Sontheimer (@RunGo0seRun) 5 novembre 2017
Altro nemico affermato del tanking è il pro di PokerStars Daniel Negreanu, che ha scritto sul suo blog il seguente pensiero:
“Non trovo più divertimento nel giocare tornei No-Limit Hold’em senza shotclock; in ogni evento di questo tipo prenderò il vantaggio dell’orologio contro i tankers abituali.”
Celere la risposta di KidPoker a sostegno dell’amico Steffen.
Preach brother. Preach. Good luck today. https://t.co/CDN5i2nLI8
— Daniel Negreanu (@RealKidPoker) 5 novembre 2017
Si inserisce nel dibattito anche Bill Perkins, habitué delle partite high stakes, lanciando l’hashtag #MakePokerFunAgain:
“Mi impegno a non giocare tornei high roller senza shotclock; una pacifica protesta che spero tutti possano condividere.”
I pledge to not play any high roller tournaments that don’t have a shot clock. A
peaceful protest I hope others will join #MakePokerFunAgain— Bill Perkins (Guy) (@bp22) 5 novembre 2017
Poiché sia WPT che PokerStars hanno già introdotto gli shotclocks per i tornei con buy-in più alti (anche se non nella loro totalità), la pressione cadrà ora sulle WSOP.
Le regole consentono ai giocatori di chiamare l’orologio su altri concorrenti molto più velocemente, e i supervisori del torneo hanno lo stesso diritto sostituendosi a qualsiasi giocatore deliberatamente bloccato.
Tuttavia, questa regola non sembra aver limitato l’eccessivo tanking nei tornei high roller: secondo voi questa presa di posizione diretta di Negreanu & co. porterà a qualche cambiamento?