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Sindrome da burnout? Ecco come riconoscerla e combatterla
In passato qui su ItaliaPokerClub abbiamo spesso parlato di ‘burnout‘, perché il tema può risultare molto delicato per un grinder e non solo.
Nella società moderna esistono diverse professioni che con i loro processi stressogeni portano a un esito patologico, denominato appunto sindrome da burnout.
In cosa consiste? Maslach e Leiter nel 2000 hanno definito tre dimensioni della sindrome: deterioramento dell’impegno nei confronti del lavoro; deterioramento delle emozioni originariamente associate al lavoro; problema di adattamento tra la persona ed il lavoro, a causa delle eccessive richieste di quest’ultimo.
Sono soprattutto operatori delle professioni d’aiuto, come gli assistenti sociali, a soffrire di questa patologia. Insieme a loro ci sono i manager e altre figure che ricoprono ruoli di grande responsabilità. Ultimamente però il burnout viene riscontrato e studiato in tutti i campi lavorativi.
Come detto il poker non fa eccezione, anche perché rientra perfettamente nei lavori ‘flessibili’. I poker pro possono lavorare ovunque e in orari che, fino a poco fa, erano considerati orari non centrali o poco produttivi.
La cultura del ‘perennemente connesso e sempre raggiungibile’ ha sviluppato in alcuni professionisti una costante sensazione di stress, dovuta alla continua lotta per ritagliare dalle ore di lavoro i propri spazi.
Carlos Manuel Soave , direttore di Hays Italia, spiega: “Con i device sempre online e una reperibilità spalmata sull’arco dell’intera giornata, è cresciuto notevolmente il volume di chi soffre o ha sofferto di vere e proprie crisi burnout, una parola di origine anglosassone sinonimo di esaurimento o crollo che indica chiaramente una condizione di eccessivo stress“.
Secondo una ricerca condotta da Willis Towers Watson, il 42% dei professionisti intervistati dichiara di aver sofferto di un forte stress o di problemi di salute mentale, e ben 1 su 3 incolpa il lavoro di avere un impatto negativo sul proprio equilibrio mentale.
Di sicuro poker pro (e dealer) possono rientrare in questi studi. Del resto, la volontà di far crescere il proprio bankroll e di abbattere la varianza può portare a ritmi di lavoro insostenibili dal cervello e dal fisico.
Cerchiamo allora di capire meglio quali sono i sintomi del burnout e come combattere eventualmente la patologia, affidandoci agli esperti.
I sintomi del burnout
Quali sono i sintomi più comuni della sindrome da burnout? Diciamo intanto che esistono sintomi psichici ma anche fisici. Non esiste un elenco ufficiale a livello clinico dei sintomi, spesso confusi con la sintomatologia della depressione. Comunque sia, ci sono tre aree principali in cui si possono collocare i sintomi tipici.
• Esaurimento – Le persone colpite dalla sindrome soffrono e si esauriscono emotivamente; sono stanche e prive di energia. I sintomi fisici includono dolori allo stomaco e problemi intestinali.
• Alienazione da attività lavorative – Le persone affette da burnout possono iniziare a dimostrare cinismo sulle loro condizioni di lavoro e sui loro colleghi. Inoltre cominciano ad allontanarsi emotivamente da tutti e a sentirsi annoiati.
• Prestazioni ridotte – Il burnout riguarda principalmente le attività quotidiane sul posto di lavoro, in casa o nella cura dei familiari. Le persone con questa sindrome affrontano con negatività gli impegni, hanno difficoltà a concentrarsi e mancano di creatività.
Nell’ultimo numero dell’Hays Journal c’è un altro elenco di sintomi che ci può tornare utile: eccesso di cinismo al lavoro; scarsa energia e insufficiente produttività; mancanza di soddisfazione una volta raggiungenti gli obiettivi prefissati; svogliatezza; cambiamento nelle abitudini del sonno o nell’appetito; mal di testa, mal di schiena o altri dolori fisici.
I consigli contro il burnout
Gli esperti propongono una serie di suggerimenti per scongiurare o contrastare l’insorgere della sindrome burnout. I consigli sono spesso destinati soprattutto ai manager di grandi aziende, ma ci sono altre dritte che tutti i professionisti possono fare loro.
• Imparare a dare ascolto al proprio corpo, che manda segnali precisi e che è consapevole della situazione molto prima di quanto non lo sia il cervello.
• Riposare. Per superare il burnout bisogna essere consapevoli di una cosa: non possiamo avere tutto sotto controllo. Una delle cose più efficaci da fare per superarlo è oziare, passare il tempo impegnati in attività non produttive, adatte a noi e piacevoli.
• Introdurre sane e buone abitudini di vita. Può risultare utile creare una nuova buona abitudine alla volta e darsi degli obiettivi realistici.
• Fare affidamento sul nostro network di relazioni. Quando siamo sotto stress lavorativo la prima cosa a cui rinunciamo è stare con le persone che amiamo, divertirci, uscire. Lasciate perdere i social, perché non ci allontanano dallo schermo digitale…