Wsop 2010, Minieri manca il final table nel mixed

LAS VEGAS – Dario Minieri ha tenuto duro finché ha potuto, pur di continuare ad inseguire il sogno di strappare il suo secondo braccialetto Wsop in carriera nell’evento 48, il 2.500 dollari mixed event.

Poi, nell’ultima mano di limit hold’em prima del salto all’omaha hi lo, Dario Minieri ha messo nel mezzo tutte le sue ultime chip, poco più di 5 grandi bui: K-Q off per il romano, A-K off per Alexander Wice che aveva aperto da cutoff ed era stato controrilanciato dall’azzurro che era di bottone.

Flop T7 e nulla di fatto. Turn Q e sembra che sia l’ora del miracolo, ma river maledetto, 3, e per colpa di un colore di quadri del rivale Dario Minieri chiude l’evento 48 al 14esimo posto incassando 11.377 dollari.

STRATEGIA “Con che mani pensi dovrei andare all in ora che ho sei grandi bui e siamo al limit holdem?” chiedeva durante il break, pochi istanti prima di essere eliminato un umilissimo Dario Minieri al pro’ di Full Tilt Marco Traniello, che da buon americano d’importazione, e soprattutto da buon marito di Jennifer Harman specialista del limit high stakes, in materia ne sa.

“Tutte le coppie, qualsiasi asso, forse anche i re” era la risposta dell’azzurro che da anni ormai vive a Las Vegas. E Minieri: “Partendo da quali, K-10?”. “Forse anche tutti i k suited”. “Non so se avrò il coraggio di farlo anche con qualsiasi k suited” concludeva andando a sedere al tavolo Dario, che a questo torneo teneva tantissimo, assetato com’è di quel risultato di prestigio che da troppo manca a uno come lui.

QUARTO CASH Anche stavolta, invece, nulla da fare. Per lui “solo”, si fa per dire, quarto itm in questa edizione delle World Series. Dopo il 22esimo posto nel 5.000 dollari shootout, l’ottavo nel championship di stud hi lo, e il 19esimo nel 2.500 dollari razz, non male. Ma Minieri vuole di più. Quello che spera di ottenere nel mixed che si concluderà stanotte un altro grosso nome ancora in corsa per il bracciale: Todd Brunson, figlio del mitico Doyle.

Rudy Gaddo