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il 24 Gen 2018

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Cosa ci insegna il poker sull’intuizione? Lo psicologo Mishra analizza una mano di Torelli

Cosa ci insegna il poker sull’intuizione? Lo psicologo Mishra analizza una mano di Torelli

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Questa mano me la sento“. Quante volete avrete sentito dire al tavolo una cosa del genere…

I ‘sensitivi’ del poker sono una marea e spesso vengono presi in giro da chi invece ha un approccio più scientifico al gioco.

Eppure l’intuizione è una componente fondamentale nei giochi e nel business, un elemento studiato seriamente da professionisti qualificati.

È il caso dello psicologo Rajat Mishra, che in uno dei suoi scritti di qualche mese fa ha parlato di poker prendendo spunto da una bella mano giocata dal suo amico Alec Torelli.

Ecco come inizia il racconto di Mishra: “Nel mese di maggio del 2015 il mio amico Alec Torelli stava giocando una partita cash da 20.000 dollari di buy-in al Sugar House Casino, a Philadelphia.

Dopo qualche ora di gioco, ha ricevuto una coppia di 9 servita. Un giocatore ha rilanciato preflop fino a 600$ e Alec ha chiamato sperando di floppare un set per vincere 20.000$ in un colpo solo.

Il flop è stato 9-10-J. La probabilità di ricevere una coppia e settarla è dello 0,5% ovvero una volta ogni 200 mani. Quando un altro avversario ha puntato oltre 3.000$ gli esperti di matematica si sarebbero aspettati che Alec pushasse con la sua mano forte.

Invece, con una mossa inspiegabile, Alec ha subito foldato. Alec ha lasciato perdere i ragionamenti matematici e si è affidato all’intuizione. Ha preso la giusta decisione?“. Mishra pone la questione e ovviamente prova a rispondere.

Cosa serve per prendere la giusta decisione?

Mishra spiega che bisogna farsi questa precisa domanda prima di andare avanti e che ci sono due scuole di pensiero sul tema:

La prima crede che le decisioni migliori vadano prese grazie alla matematica e i dati a disposizione. Le emozioni umane in questo caso vanno contro alla logica. Il ragionamento step-by-step porta alla miglior decisione. Chiamiamo questa scuola di pensiero quella dell’emisfero sinistro del cervello, ovvero la parte analitica, pratica e razionale.

L’altra scuola di pensiero si basa sull’intuizione. Come dice il capitano Kirk in Star Trek, a volte una sensazione è tutto quello che abbiamo per proseguire. Un sesto senso guida questo tipo di decisioni. Chiamiamo questa scuola quella dell’emisfero destro. Nel poker ci sono i giocatori ‘sensitivi’. Nel business ci sono i leader con istinti viscerali”.

Le condizioni in cui adottare l’approccio istintivo

Lo psicologo Mishra individua quattro condizioni o campi in cui l’istinto va seguito: “L’istinto è utile nei giochi competitivi nei quali l’intenzione dei competitors non è chiara, come ad esempio nel poker. Serve poi quando la fonte dei dati e l’analisi dei dati è a disposizione di tutti i giocatori. La voce interna dell’intuizione in questi casi non se ne va. Più queste condizioni sono valide e più forte sarà il predominio dell’intuizione sui ragionamenti analitici“.

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Mishra torna poi sulla mano di Alec Torelli: “Una voce nella sua testa gli ha detto che era battuto. Infatti l’avversario aveva floppato scala con K-Q in mano. Una delle poche mani che lo superavano.

Basarsi sul proprio istinto può essere spaventoso. Può portare a pessime conseguenze nel breve termine, al fallimento e al giudizio degli altri. Ma alla fine è necessario prendersi dei rischi per battere il gioco“.

 

 

Dobbiamo essere onesti però e fare notare come lo stesso Torelli, nel video qui sopra, analizza la mano giocata in maniera molto più tecnica, senza citare mai l’intuizione. Rivediamo l’action.

I bui sono 25/50$ al tavolo. C’è anche Phil Hellmuth insieme ad altri forti giocatori. Torelli rilancia a 150$ da HJ con 9-9. Chad Holloway, giornalista di poker, chiama con K-Q off. Torelli commenta: “Chad tava vincendo giocando molto solido, senza commettere errori“. Shaun Deeb rilancia a 600$ con K-2 suited. Torelli chiama e chiama anche Holloway.

Il flop è 10-9-J rainbow. Alec punta 1.100$ e poi spiega nel video: “Punto perché probabilmente tutti avrebbero checkato dietro di me. Voglio proteggere la mia mano“.

Holloway tuttavia rilancia a 3.500$. Deeb folda subito e anche Torelli non ci pensa molto prima di foldare mostrando le proprie carte!

Hellmuth a questo punto fa i complimenti a Torelli: “I giocatori qui al tavolo non capiranno cosa hai fatto. Ci sono solo 5 o 6 giocatori al mondo che possono capire cosa è successo“.

In realtà Torelli ridimensiona la genialità del suo fold: “Ho fatto una scelta basata sul mio avversario. Pensiamo a cosa può avere Chad. Ha chiamato il mio raise preflop e la 3bet di Deeb. Penso che abbia una mano molto forte. Coppie o big suited cards. Può avere anche J-10 ma è più probabile che abbia J-J o Q-Q o K-Q suited. Che mani batto? Penso che il fold con bottom set sia molto facile“.

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