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Perché PokerStars ha cambiato linea sui Team Pro? Hollreiser: “Nuovi volti per un nuovo audience”
I tempi, si sa, sono cambiati.
Negli ultimi due anni solari, PokerStars ha effettuato scelte aziendali rivoluzionare: non solo lo stravolgimento del sistema rakeback, vista dai regular come una decisione a tutto vantaggio degli occasionali, ma anche tanti volti nuovi a rappresentare il brand pokeristico più prestigioso al mondo.
Daniel Negreanu, che proprio in merito alla questione VIP System si era fatto sentire eccome, resta comunque l’uomo simbolo, ma tanti altri storici patchati hanno dismesso gli abiti da professionisti della picca rossa.
I nomi che hanno certamente destato più scalpore sono quelli di Vanessa Selbst, Jason Mercier e Bertrandy “Elky” Grospellier. Giocatori che per anni hanno tenuto alto il vessillo PokerStars.
Tra gli uscenti anche Felipe Ramos, che ha annunciato il suo addio alla picca con un Tweet durante il Championship di Praga e Marcin Horecki, il volto del poker in Polonia sino all’arrivo di Dzmitry Urbanovich.
Jogando o Main Event do PokerStars Championship em Praga. Último ME deste espetacular ano de 2017 para mim. Também o último representando o time do PokerStars.
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Playing #PSCPrague Main Event. Last ME of this amazing year of 2017 to me. Also my last one as Team PokerStars Pro. pic.twitter.com/RXU2EGF5jS— Felipe Mojave Ramos (@FelipeMojave) 13 dicembre 2017
Le politiche di marketing della picca hanno portato a puntare su professionisti dell’online 2.0: non solo click, ma anche un’importante produzione via streaming utile ad affiliare nuovi appassionati.
Nelle ultime settimane vi abbiamo parlato a più riprese di Lex ‘Raszi’ Veldhuis, che grazie a Twitch sembra aver ritrovato stimoli andati perduti: PokerStars ha deciso di puntare su di lui e, numeri alla mano, non sta sbagliando nulla.
Oltre a Veldhuis, Jason Somerville (pioniere in materia), Jamie Staples e Jeff Gross stanno contribuendo a diffondere il verbo della room.
Il direttore della comunicazione Stars Group Eric Hollreiser ha rivelato ai colleghi di Pokernews le ragioni che hanno indotto l’azienda a puntare forte su questi elementi:
“Molti di loro si identificano come streamer professionisti piuttosto che come giocatori professionisti di poker – ha affermato – E così il loro successo dipende dalla forza della loro personalità e dalla capacità di attrarre una comunità piuttosto che dalle loro abilità nel poker, dalla loro percentuale di vincita o dal loro ROI. La società valuta costantemente il proprio elenco di professionisti e cerca il giusto mix di rappresentanti per raggiungere gli obiettivi marketing“.
Difatti, nonostante il massivo spiego di forze per quel che concerne gli streaming, Stars ha scelto inoltre di puntare forte su volti non necessariamente legati al Texas Hold’em: dopo Cristiano Ronaldo e Rafa Nadal, testimonial meramente pubblicitari (non si ricordano alcune apparizioni in contesti live griffati PokerStars) la room dell’Isola di Man ha convinto nientepopodimenoche Neymar Jr., Usain Bolt e soprattutto Kevin Hart, comico, attore, o meglio, mattatore, americano che sta letteralmente rubando la scena ad ogni apparizione.
“Kevin Hart è semplicemente fantastico per il poker – conclude Hollreiser – Abbiamo nuovi progetti in cantiere e stiamo discutendo con Kevin su cosa possiamo fare insieme per continuare a rendere il poker divertente per tutti i pubblici. Siamo convinti che i nostri ambasciatori non debbano essere solo autentici giocatori di poker, ma debbano vivere e respirare il gioco, alimentando l’entusiasmo intorno a esso e generando contenuti multimediali che raggiungono più segmenti di pubblico”.
Photo Credits: PokerStars