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Allenare i muscoli del poker senza guardare le carte: l’esperimento del coach Carlos Welch
Il poker coach Carlos Welch ha recentemente raccontato ai microfoni di PokerNews un suo esperimento davvero particolare, progettato per migliorare la consapevolezza della posizione al tavolo verde, della dimensione dello stack e delle tendenze degli avversari.
Il ‘laboratorio’ di questa interessante sperimentazione è stato il circuito World Series of Poker di Cherokee, nel North Carolina, dove Carlos ha deciso di giocare un torneo notturno da $125 di buy-in senza guardare le carte, concedendosi un sbirciatina solo in caso di push da parte dei players immediatamente alla sua destra.
Forse ispirato da Annette Obrestad, famosa per aver trionfato allo stesso modo in un Sit’n go online da 180 giocatori, Welch ha deciso di provare quest’esperienza per stimolare i suoi ‘muscoli del poker’ in un field di oltre 400 partecipanti.
Di seguito, ecco le tre lezioni saltate fuori da questo torneo no-look.
1) Non giocare molte mani da early position
Il primo spunto interessante riguarda gli open dalle prime posizioni al tavolo. Carlos ha saggiamente deciso di foldare la maggior parte delle combinazioni distribuite da early position principalmente per due motivi: in primis, per la tendenza degli avversari a callare spesso con ogni tipo di coppia debole e backdoor; in secondo luogo, perché in piatti multi-way sono davvero poche le hole cards adatte ad una continuation bet fuori posizione. L’obiettivo nelle fasi iniziali dovrebbe essere quello di giocare mani speculative per vincere molte chips e occasionalmente bluffare a poco prezzo; tutto ciò è molto complicato quando siamo fuori posizione!
2) Aggredire i limpers con range cappati
I limpers sono fonte infinita di chips facili. Questi giocatori hanno inevitabilmente range cappati e possono essere facilmente battuti rilanciando in posizione preflop e facendo pressione sulle loro mani deboli in qualsiasi momento postflop. La maggior parte di questi players non è in grado di difendersi e non bluffa abbastanza, ciò vuol dire che in caso di raise è opportuno restringere al minimo il proprio range di difesa.
3) Pushare molte combinazioni da late position
In tornei dalla struttura veloce lo stack in gioco subisce forti variazioni a causa dell’aumento dei blinds e dell’ipotetica aggiunta di ante. In casi come questi, aggredire spesso da late position può essere una strategia profittevole, soprattutto quando gli avversari dimostrano di non conoscere le corrette frequenze e range di difesa. Carlos ha pushato il 100% delle combinazioni in late position e sembra aver funzionato davvero bene! Grafico di Nash alla mano, una corretta strategia di push in questo scenario consiglia l’all-in con un 30%-40% delle mani; tuttavia, osservando gli intervalli di call corretti, è evidente il fatto che nessuno chiama correttamente, quindi è possibile allargare il range di push ulteriormente.
4) Conclusioni
Per concludere, il buon Welch consiglia a tutti i giocatori di poker di ripetere questa esperienza e provarne gli effetti sulla propria pelle. Quando le carte diventano secondarie e gli unici appigli in game sono tells e informazioni gentilmente cedute dagli avversari, si diventa necessariamente più concentrati e percettivi; questo esperimento potrebbe essere un passo importante verso l’upgrade del proprio gioco!
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