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Reg Identikit – Michael ‘Sardo1110’ Ibba
Nuovo appuntamento con la nostra rubrica ‘Reg identikit’.
Lo spazio di oggi è dedicato alla storia del torneista Michael Ibba, 25enne di Turate in provincia di Como, che ha trasformato la sua passione per il Texas Hold’em in una brillante carriera che gli ha fruttato ottimi risultati sia live che online.
Abbiamo scambiato due chiacchiere con lui per scoprire tutti i particolari del suo percorso pokeristico, dagli albori all’attuale affermazione.
Senza ulteriori indugi lasciamo la parola a ‘Sardo1110’!
IPC: Come hai conosciuto il Texas Hold’em? Cosa ti ha spinto a scegliere gli MTT?
M: L’interesse per ‘il giochino’, in particolare per i tornei, è nata seguendo le sessioni di alcuni amici che nel 2012-2013 avevano intrapreso un percorso di staking e coaching. I primi tempi non giocavo spessissimo, generalmente tornei turbo, ingolosito dalla speranza di una grande vincita in un lasso di tempo breve. Il primo approccio semi-serio al gioco risale solo al febbraio del 2015, quando cominciai a grindare autonomamente abi 6/8 per 3-4 sere a settimana, per uno spending medio per sessione di circa 70-80 euro, con risultati peraltro discreti. Cominciavo a vedere il poker come piccola fonte remunerativa, oltre che come hobby!
IPC: Successivamente sei stato stackato? Qual è stato il primo vero piazzamento importante che ti ha fatto capire di aver intrapreso la strada giusta?
M: Verso luglio dello stesso anno sentii parlare di PokerMagia. Dopo un breve colloquio, a settembre iniziò anche per me un percorso di stacking e coaching. Durante i primi mesi giocai un abi compreso fra 8 e 10, dopo di che feci level-up, prima ad abi15 e poi abi20, finendo il mio primo anno da ‘professionista’ ad abi25. Credo che il primo risultato importante di quel periodo sia stato il successo al NOS 250 per €13.266, precisamente nel maggio del 2016. Una vittoria importantissima arrivata nel momento in cui attraversavo il primo downswing del mio percorso, quindi ancora più sentita: fu davvero una bella botta per il morale e anche per il bankroll!
IPC: Hai già avuto modo di sondare il field internazionale? Invece per quanto riguarda gli eventi live qual è l’esperienza che ricordi con più piacere?
M: Momentaneamente gioco solo sulle piattaforme italiane. A seconda di come evolverà la questione liquidità condivisa valuterò l’opzione di trasferirmi a Malta per grindare il palinsesto .eu e .es, anche per trovare stimoli nuovi! Per il discorso tornei dal vivo: a gennaio ho raggiunto il tavolo finale dell’IPO by PokerStars a Campione, concluso sfortunatamente in nona posizione, per una moneta di €15.250. Non l’esatto epilogo che avrei voluto per il mio torneo, ma rappresenta comunque un evento importante nel mio percorso di giocatore! Sono soddisfatto dei risultati ottenuti fino ad ora, ma la fame è ancora tanta…
IPC: Quanto tempo dedichi al poker durante la settimana? Com’è organizzata la tua sessione quotidiana?
M: Attualmente faccio 5-6 sessioni settimanali, di cui un paio pomeridiane e per il resto serali, ad abi30-35. Starto sessione alle 21:00 e finisco mediamente alle 3:00. Non amo tablare in maniera spinta, riesco ad esprimere il mio gioco migliore sui 10x, giocando per sessione non più di 16-17 tornei. Preferisco la qualità alla massa!
IPC: Qual è la caratteristica del tuo essere giocatore a cui non rinunceresti mai? In cosa invece vorresti migliorare?
M: Uno dei miei punti di forza è sicuramente la costanza, nello studio e nel gioco; non sono solito prendermi lunghe pause dal grinding online se non per fare qualche evento live, o al massimo 1-2 settimane durante le vacanze estive! Ciò che invece dovrei migliorare è, ahimè, il mindset: mi capita di perdere la concentrazione quando, ad esempio, busto i primi tornei rapidamente a inizio sessione… Sebbene per fortuna non succeda troppo spesso!