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Come non farsi bluffare a poker? “Serve un range in grado di affrontare board e puntate”
Come si fa a diventare ‘inbluffabili’ al tavolo da poker?
Proviamo a rispondere a questa particolare domanda prendendo spunto da un articolo molto tecnico di Gareth Chantler.
Il poker pro e giornalista sostiene nel pezzo pubblicato da PokerNews. “Per diventare ‘inbluffabile’ non serve indossare gli occhiali da sole o osservare il tuo avversario mentre mangia i biscotti Oreo (come fa Matt Damon in Rounders). Quello che ti serve è un range in grado di affrontare future streets e puntate“.
Chantler ci propone allora una mano esemplificativa per farci capire cosa intende dire…
Checkare dietro al flop
Siamo in una partita online 100NL 6-max. I bui sono 0,50/1$. Il cutoff apre a 2,50 e il bottone 3betta a 8$. I bui foldano e il cutoff, un regular loose-aggressive, chiama.
Il flop è A43 ed entrambi i giocatori checkano.
Questa è una situazione in cui il cutoff può ritenere di essere davanti con A-Q. Il bottone potrebbe avere buone coppie che vanno da 10-10 a K-K.
La domanda da farsi è: il bottone checka davvero dietro così tante mani forti?
Considerare la forza della mano
Se il cutoff bluffa con poca frequenza al turn e river, non ha molta importanza la forza della mano del bottone stando a quanto dice Chantler: “Una mano come Q-Q arriverà abbastanza spesso allo showdown da vincente e non richiede protezione da altre mani nel range del bottone.
Tenendo a mente ciò, il cutoff deve bluffare con size diverse al turn e al river in base alle carte che scendono. In questo modo può applicare pressione alla parte più debole del range del bottone e vincere alcuni piatti così.
Il bottone deve prendere delle contromisure, magari checkando dietro diverse mani al flo, non solo coppie alte che possono soffrire contro grandi puntate e ‘scary cards’.
Le mani forti sono quelle che possono affrontare grosse puntate su scary cards. In base a questa definizione, le mani più forti non sono le migliori e le migliori non sono le più forti.
Prendiamo A-K, per esempio. La mano è fortissima, ma cosa facciamo se al turn scende un 5 e il cutoff spara poi una doppia puntata gigante?
Un asso al turn o al river potrebbe invece spaventare il bottone? Non molto. Il bottone non se ne preoccuperebbe. Se è davanti con le donne al flop nonostante l’asso, allora sarebbe ancora avanti anche se cascasse un altro asso. Stessa cosa se avesse A-J, potrebbe essere avanti al flop e anche in caso di K al turn“.
Draw al turn
Il turn della mano in questione è un 7, perciò il board è A437. Ci sono 17,50$ nel mezzo, il cutoff punta 9$ e il bottone chiama.
A questo punto, se il bottone ha una pocket pair alta, dovrebbe essere preoccupato secondo Chantler: “Si è aperto un flush draw e le coppie servite non possono approfittare di un flush draw. C’è un asso sul board e ogni 2, 5 o 6 darebbe una possibile scala. Una mano come J-J potrebbe essere outplayata da un bluff con overcards. Un semi-bluff con 6-7 potrebbe spuntarla con un 7.
Il 7 non è la carta più spaventosa del mazzo, ma possiamo notare come un checking range debole si metta in una situazione vulnerabile. Ecco perché un range protetto deve prevedere bet sizes diverse a seconda delle ultime due streets. Una coppia di 10 non potrebbe chiamare due volte a meno che non caschi un terzo 10. Ma A-K sarebbe contento contro due puntate se cascano 7 e 2 di picche?“.
Come spesso capita, il river è un 5. Il board alla fine è A43 7 5 con 35,50$ nel pot. Il cutoff pusha 85$ e il bottone chiama felice con A6: scala al sette. Il cutoff mostra J9.
Il bottone non sapeva che il suo avversario era in bluff. Ma non ne aveva bisogno, sostiene Chantler: “Se ha abbastanza 6-x e 2-x in questa situazione, può chiamare abbastanza spesso da rendere il range del cutoff irrilevante. Il cutoff rischia troppo per rendere possibili i suoi bluff suicidi. Ecco cosa intendiamo quando diciamo che il range del bottone è protetto“.
Dalla protezione alla ‘exploitazione’
Leggiamo la conclusione di Chantler: “Sapendo che il cutoff bluffa spesso qui, il bottone può chiamare più spesso. Farà un maggiore profit rispetto a quello offerto da una strategia bilanciata.
Diventare ‘inbluffabili’ però non è una cosa eroica. Può essere ottenuto più semplicemente scegliendo i giusti check e call, basandosi sul proprio range e il board“.