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Di Giacomo ci racconta il suo EPT National: “Contentissimo anche se l’ultima mano non doveva andare così”
Da qualche anno siamo abituati a vederlo sfidare i grandi campioni nei tornei internazionali.
Ora ha piazzato un colpaccio da record per la sua carriera, incassando un premio di 197.000 euro all’EPT di Barcellona.
Parliamo ovviamente dell’azzurro Claudio Di Giacomo, quarto classificato all’EPT National in mezzo a più di 4mila entries!
Di Giacomo è stato protagonista di un’ottima rimonta nelle fasi finali del torneo e noi lo abbiamo contattato poche ore dopo la sua eliminazione per farci raccontare tutte le emozioni che ha provato.
Ecco cosa ci ha detto: “Vengo ogni anno a giocare questa tappa catalana di PokerStars, mi piace molto. La location è ottima con il mare, la spiaggia e la città da visitare. Ormai conosco quasi a memoria Barcellona.
Ho giocato il Day 1A dell’EPT National e così poi ho avuto modo di riposarmi un po’ prima del Day 2, dove tutto è filato liscio per me. Ho giocato tanti piccoli piatti senza rischiare il mio stack.
Il Day 3 è stato decisamente più sofferto. Sono sceso fino a 10 bui ma per fortuna ho raddoppiato. Ho avuto un colpo fortunato a inizio giornata che mi ha lanciato nel count. Con 9-9 ho scoppiato A-A a Ludovic Geilich pescando un 9 al flop. In seguito ho messo sempre da sopra bustando qualche player più corto di me. Purtroppo a fine giornata con J-J ho incrociato A-A e così mi sono ritrovato con appena 14 bui al tavolo finale“.
Prima di arrivare a 6 left, Claudio ha fatto in tempo anche a vincere anche una bella mano contro Fontaine (il vincitore del torneo). Eccola riassunta in grafica:
Ed ecco il commento del protagonista: “Devo dire che ho fatto una lettura perfetta. Al river ho puntato per farmi chiamare da un asso come il suo. Però ho subito il raise. Allora ci ho pensato un paio di minuti, convincendomi che era in bianco“.
Di Giacomo si è presentato poi al Day 4 all’ultimo posto del count: “Al final day l’olandese Teunis è uscito presto e io ho cercato di resistere il più possibile. Mi sono ritrovato addirittura con 3-4 bui, raddoppiando e risalendo a 7-8 bui.
Quando sono uscito avevo 9 bui. A fianco a me c’era un giocatore con 2-3 bui più di me. Potevo anche aspettare e scalare un’altra posizione, ma ho dovuto pushare nella mia ultima mano“.
A proposito dell’ultima mano, c’è un aneddoto gustoso da raccontare: “In quel colpo la dealer inizialmente mi aveva dato J-J, ma una delle due carte si è girata per sbaglio ed è stata bruciata. Allora mi sono ritrovato con K-J.
Il francese Fontaine apriva tutte le mani e così sul suo ennesimo raise ho pushato. Quando mi ha chiamato con Q-Q ho capito che almeno partivo al 30% grazie al Kappa. Poi però sul board è sceso il quarto Jack! Avrei settato con i ganci!
Comunque sia, sono contentissimo per il mio risultato. È il premio più importante della mia carriera, arrivato qualche mese dopo il mio 2° posto da 121.500$ a Punta Cana“.
Claudio non ha intenzione tuttavia di stravolgere i suoi piani da giocatore: “Non ci penso nemmeno a buttarmi nel giro degli High Roller. Io gioco per divertimento. Prima di tutto per me viene il lavoro, il poker è solo un hobby che mi ha dato tante soddisfazioni fin qua.
Oggi gioco un satellite per il Day 1B del Main Event, che in ogni caso ho intenzione di giocare domani. Il 2 settembre ho l’aereo per tornare a casa.
Il weekend successivo sarò a Saint-Vincent a giocare, poi vedremo. Sicuramente mi farò qualche tappa delle ISOP a Nova Gorica.
Purtroppo il casinò di Campione (che era il più vicino a casa mia) adesso è chiuso e non ci sono più garantiti da fare. È assurdo, non ho mai sentito di un casinò costretto a chiudere“.