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Main WSOP 2010 – Alex Longobardi: “Quest’anno voglio più del bis”
Las Vegas, World Series Of Poker, il Main Event No Limit Texas Hold’em, l’ultimo in ordine cronologico e il primo in ordine di importanza, quello che mette in palio il braccialetto più ambito: niente di tutto ciò è nuovo al “Doge” del GD Poker Team Pro.
“L’emozione del Day6, lo scorso anno, è stata qualcosa di indescrivibile.” In occasione delle WSOP 2009, infatti, Alex sedeva ai tavoli del Rio a competere per il braccialetto, e il risultato non è mancato: 176° posto per lui, e una moneta da 36.626 dollari portata a casa. Un piazzamento del genere non è lontano dal traguardo come sembra, visto che i partecipanti ad un evento del genere non sono i soliti cinquecento ai quali siamo abituati, ma ben settemila. E le premesse ci sarebbero tutte per ripetere l’impresa: quest’anno, come l’anno scorso, Alex Longobardi chiude il Day1 sui 70.000. Un dejavu.
Ma alla domanda “Metteresti la firma per arrivare di nuovo a quel piazzamento?” il Pro di GD Poker confessa “Se me l’avessero chiesto prima di iniziare oggi, probabilmente avrei detto si. Ma ora che sono lì, con quello stack, c’è la voglia di guardare oltre.”.
Giornata altalenante per il rounder campano: ha visto il suo stack altalenarsi mentre cercava di farsi spazio fra avversari difficili. Poi il suo tavolo è stato rotto, field più facile nel nuovo ring dove il Doge è stato spostato; a quel punto è bastato far valere l’edge sugli avversari, e Longobardi ha trasformato il proprio torneo chiudendo con uno stack che gli lascerà ampi spazi di manovra nel Day2.
Puntare in alto ad un evento del genere non è semplice: si tratta di spingere nel piatto le chip e l’ambizione al momento giusto.
I presupposti ci sono, le aspettative non sono mai mancate; l’obbiettivo adesso è fare meglio dell’anno scorso, superare se stessi prima, e tutti gli altri poi.
Gianvito Rubino
httpv://www.youtube.com/watch?v=soMv0L_16vc