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WSOP 2010 – Per Max Pescatori eliminato dal Main Event i braccialetti restano due
LAS VEGAS – Il pirata non centra il terzo trionfo alle World Series ma afferma “Non ho mai giocato un Main Event così bene come questa volta”. Ieri aveva avuto l’occasione di giocare sotto le telecamere della ESPN, grande visibilità per un grande giocatore come lui, già due volte campione del mondo: per lui un braccialetto nell’evento NLTHE nel 2006, e un’altro nella disciplina PL Hold’em/Omaha nel 2008.
Fra i pokeristi italiani più famosi nel mondo, Max oggi ha giocato il Day2 del Main Event, al quale era approdato con un discreto stack: 50.000 chip circa per lui. Dopo aver raggiunto un apice di 70.000, il capitano del GD Poker Team Pro ha trovato una mano che, a suo dire, “Forse è stato un errore, ma la giocata ci stava.”
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Su un board 5575J, Pescatori aveva chiuso un full avendo un fante in mano; la mano gli è costata molto, visto che l’avversario coinvolto nel piatto aveva chiuso anche lui un full, però con 77, quindi superiore.
Una botta allo stack, ma l’italiano è ancora in gioco seppur non agevolmente: 25.000 davanti.
“Anche se fossi stato deep, sarei uscito ugualmente”, afferma il pirata: “Era una mano dalla quale non potevo scappare, non l’avrei mai foldata”, giocata contro un giocatore da Max definito come “Uno di quelli che buoi ci siano al tavolo, che ti da soldi: una calling station, chiamava anche con bottom pair.”.
Su un raise di 2000 da parte dell’avversario in questione, Max si appoggia con 77: “Non ho visto carte buone per tutta la durata del torneo, forse solo due donne durante il Day1, poi basta: mai asso kappa, mai due kappa, mai due assi: flopperò un set prima o poi!”. Detto fatto.
Flop: 987, l’oppo esce puntando 3000, Max alza a 8000, lui mette i resti e il call è istant: JJ dall’altra parte, una overpair.
Il turn è un 3, il river invece un T, progetto di scala chiuso e fine delle WSOP 2010 per Max Pescatori.
Sconfitte del genere bruciano, ma la capacità di un campione sta nel guardare già al futuro: “Fra pochi giorni ci sarà un evento delle WPT qui a Vegas. Naturalmente il field non sarà dei migliori: gli eliminati alle World Series si riverseranno nella competizione. Sto valutando comunque di partecipare, dipenderà anche dal mio umore.”.
Dal nostro inviato Gianvito Rubino, Las Vegas (Nevada)