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Main Wsop, Chan sempre tra i migliori: “Oggi tavolo facile”
LAS VEGAS – Che non sappia ancora chi è Filippo Candio, ci sta anche se il sardo è gonfio di chip più di lui. Però ci sta anche che glielo si possa chiedere, per fargli dire qualcosa di legato all’Italia. Perché parlare per qualche decina di secondi con Johnny Chan non è una occasione che capiti tutti i giorni, neanche qui alle World Series of Poker.
Ragazzi, questo ha vinto dieci braccialetti Wsop in carriera. Ha fatto il back to back vincendo due Main event alle fine degli anni Ottanta, facendo pure fare la figura dello scemo a Erik Seidel. Mica a uno qualunque.
Oggi Chan ha fatto un altro passo per andare oltre la leggenda, chiudendo ancora tra i primi dieci del count anche a fine day3 di questo Main Event 2010. “Se andassi fino in fondo, certo che questa sarebbe la mia impresa più grande. Ma non è tempo per pensarci. Domani sarà un’altra lunga giornata”. Accendere i registratori, prego: parla Johnny.
Chan, dieci braccialetti, e ben più di una possibilità su mille, visto che siete rimasti solo 1.205, di raggiungere Phil Hellmuth a quota 11 titoli. Che cosa rappresenterebbe per lei?
“Sarebbe il più grande risultato in carriera, è ovvio. Oggi ci sono moltissimi giocatori in più in questi tornei, e il livello medio si è alzato in misura inimmaginabile fino a qualche anno fa”.
Il suo stack è tra i primi dieci del torneo, come lo era stamattina. Quanto questo l’ha aiutata oggi e quanto pensa la aiuterà domani?
“Tantissimo, è ovvio. Questo è un gioco di posizione, di carte, ma anche di chip”.
E le carte oggi le hanno dato una mano?
“Devo dire che oggi la mano più grande me l’ha data il tavolo. L’ho trovato piuttosto facile e non ho avuto bisogno di grande fortuna per far crescere lo stack. Speriamo che domani vada bene come oggi”.
Las Vegas, dal nostro inviato Rudy Gaddo