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Settimo al Sunday Special – Cronaca di una domenica molto speciale
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“Essere o non essere” questo era il problema secondo Shakespeare e anche il mio alla partenza ufficiale dell’ultimo Sunday Special vista la partenza ritardata e il week-end abbastanza impegnativo da cui venivo fuori, ma come voi giocatori sapete bene resistere alla tentazione di tentare uno “shot” in quello che è il più grosso torneo della domenica italiana è sempre difficile e spesso tutti gli altri impegni passano in secondo piano.
Per riscaldare i motori durante la finale mondiale si parte con un “Sunday Challenge“, giocato distrattamente con l’attenzione spostata sul match in TV, ma alle 22:30 l’interesse nei confronti di Spagna-Olanda, che pure è nelle fasi più calde, scema per lasciare il posto all’adrenalina del Poker.
La partenza è stata subito difficile, nella prima ora di gioco entro in molte mani e scendo a 3,3K dopo un tentativo di bluff con value bet in tutte le street che però non trova credito nell’avversario di turno(Kikka72). Che la giornata sia quella giusta lo si capisce subito, riesco subito a ritrovare spinta: spillo A-K, flop K-X-X e avversario ai resti con 10-10, call scontato e double up, poi Kikka72, che probabilmente mi aveva già catalogato come “spregiudicato” chiama nuovamente a tutte le streets le mie value bet e scopre al river di esser sotto un treno quando giro il mio A-A che aveva anche settato sul flop.: sono a 12K e la partita si fa interessante.
Le carte continuano a girare e nelle successive ore chiudo altri punti interessanti riuscendo sempre a estrarre valore dalle mie mani e continuo anche a rosicchiare chips agli avversari facendo leva sullo stack quando il board è ambiguo, parte così la scalata che mi porta nelle zone alte della classifica con circa 40K accumulati nelle prima 3 ore di gioco.
A questo punto diventa più facile giocare e decido di allargare il range di mani giocate, i miei rilanci sono sempre tenuti nella giusta considerazione e riesco lentamente a incrementare ulteriormente il mio stack, poi ancora una volta il player “genio-ps“, che già aveva ricevuto le lamentele di altri giocatori per il suo stile “strano”, decide con grande generosità di regalarmi quasi tutte le sue chips nella seguente mano: da UTG+2 rilancio standard x2,5 con Q-Joff e lui decide di tribettare la mia puntata, decido di fare call proprio per il tipo di giocatore che ha effettuato la giocata.
Il flop X-J-T mi da la top pair con un buon kicker, punto e lui opta per il call, elimino a questo punto dal suo range tutte le overpiar che probabilmente lo avrebbero portato a rilanciare e lo posiziono su un asso forte. Al turn scende il secondo 10 e io opto per un check-raise che metta fine alla mano, invece il mio avversario probabilmente nella speranza di chiudere una scala al river decide di vedere una carta gratis. Il river J chiude il mio full house e io dopo una media riflessione gli propongo una piccola value bet che non può rifiutare, ma sul suo re-raise il mio sorriso si allarga e non posso far altro che mandare i resti assistendo al suo insta-fold, a questo punto sono a 90K.
La stanchezza inizia a farsi sentire e mi prendo diverse pause lontano dal monitor erodendo praticamente tutto il mio time-bank (cosa che ho poi pagato nel corso del day2), ma prima della sospensione a poche mani dal termine “un gran colpo di posteriore” mi spinge a 130K nella top ten del chip count: raiso a UTG con Q-Q e mi ritrovo il re-raise x3 del player alla mia sinistra, immagine abbastanza LAG e anche lui molto criticato al tavolo, il mio stack è di 86K, mentre lui ne ha 40K e nell’ultimo giro ha perso un paio di piatti importanti, decido di pushare ulteriormente e andiamo ai resti con lui che gira A-A, al flop si materializza il Q.
Chiudo la giornata a 148K in settima posizione dopo un altro piccolo bluff proprio in una delle ultime mani.
Lunedi Day2
L’obiettivo è il final table, il sogno la vittoria, ma dopo aver sharkato diversi dei 135 giocatori in gara capisco che non sarà per niente semplice, quindi opto per una relativa tranquillità almeno nella prima ora di gioco per cercare di incrementare senza però rischiare molto.
Le sole due ore di sonno del giorno prima ( ho commesso l’errore di andare al lavoro, quando potevo tranquillamente concedermi una bella giornata di ferie ) si fanno sentire e avevo molta paura per la mia tenuta nel caso di arrivo alla fasi finali del torneo.
A differenza del day1 vedo pochissime mani giocabili, la mia immagine chiusa e la voglia di tutti di rischiare il meno possibile, probabilmente spaventa gli avversari che foldano ai miei rilanci e cosi’ dopo la prima ora sono fermo al mio stack iniziale. Dalla seconda ora in poi inizio ad andare sulle montagne russe, scendo a circa 60K, poi trovo un triple up nel quale il mio A-K tiene botta contro K-J e K-Q degli avversari nel pot.
Il filed continua ad assottiglarsi e ancora una volta vengo spinto in alto grazie allo scoppio di una monster: faccio un rilancio standard da UTG+2 con T-T e trovo il re-raise x2 da avversario chiuso due posizioni più giù, la sua giocata è chiaramente simbolo di forza, ma il mio stack mi permette di rischiare altri 20K per vedere il flop: 3-X-10, la sequenza è quella standard che tutti voi potete immaginare, io check-oppo bet- io allin- oppo call con K-K e out dal torneo, di nuovo mi porto nelle zone calde del chip count.
Rinvigorito nello stack riprendo a forzare e mi ritrovo coinvolto in un allin pre-flop contro uno short io K-Qoff contro 9-9, pesco la doppia sul flop e volo oltre il milione di chips, terzo nel chip count quando siamo ormai a ridosso del final table. Continuo a spingere e commetto un errore quando rimasti in 11 rilancio nuovamente il buio di uno degli short che manda i resti: mi ritrovo nuovamente in allin con Q-9 off contro A-K, questa volta non trovo aiuto sul board e scendo a 700K proprio all’inizio del final table.
Nel final table c’è un Simone Ruggeri con uno stack notevole che impone il suo ritmo al gioco, i bui sono a 20K/40K e gli stack iniziano a essere abbastanza corti, quando siamo in sette mi trovo a pushare un progetto e mi trovo contro il nuts di “claude222“: l’oppo mi rilancia dallo SB e decido di completare con J-Q, sul flop K-J-2, claude punta e decido di 4-bettare la sua puntata committandomi al piatto nella speranza di fargli passare la sua top pair, ma mi trovo di fronte A-2. Scelta opinabile la mia, ma non sarebbe cambiato nulla se avessi optato di vedere il turn che avrebbe chiuso anche il mio colore portando probabilmente allo stesso risultato. Ritorno cortissimo, resisto ancora qualche mano, ma in un tentativo di blind stealing con 9-7 trovo “mariner2000” con A-Koff che mi elimina dal torneo in settima posizione.
Il resto è storia con Simone Ruggeri che abbastanza agevolmente controlla il tavolo forte del suo stack e va a vincere i 50K battendo in HU “TheRealSheep”, questo il payout:
1. Simone Ruggeri 50.000 €
2. TheRealSheep 21.000 €
3. Mariner2000 16.500 €
4. toroass 12.000 €
5. claude2222 9.750 €
6. kroton09 7.957,50 €
7. zopa10 6.379,50 €
8. ConTRoLcHiLd 4.800 €
9. nicoallin240 3.010 €
Per me resta la soddisfazione di un ottimo risultato e la voglia di riprovarci nelle prossime settimane sfruttando anche la promozione del 3×4 con cui Pokerstars offre il biglietto del Super Sunday Special della prima domenica di Agosto.