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WSOP 2010 – Candio e Rizzo ai tavoli importanti
Due bandierine italiane sono finite oggi sotto i riflettori del Rio Casinò: tavolo televisivo per Filippo Candio, e tavolo tecnico per Giovanni Rizzo; il primo senza alcuna toppa, il secondo marchiato Party Poker.
Indubbiamente giocare a questi tavoli è già un’informazione da prendere in considerazione, visto che ci si finisce seduti per caso.Giovanni Rizzo racconta: “Al redraw ero leggermente in panico: mi hanno fatto sedere ad un tavolo pesante. Al mio tavolo c’era un russo molto bravo, ma l’attrazione principale era Vanessa Rousso, finchè non è stata bustata. In ogni caso, donk non ne ho visti, nemmeno uno. Uno dei pro al mio tavolo ha vinto un EPT.”
Quale strategia viene applicata su un field così duro? “Di solito gioco aggressivamente. La svolta è venuta dopo il mio double up: ho aperto con due donne, un avversario mi ha seguito. Il flop è stato T82, una delle mie donne era di quadri, il mio oppo overbetta il pot e quindi mando la vasca, anche se sono sotto ho molti out grazie al flush draw; lui aveva settato gli otto, ma ho preso la donna di cuori al river. Da allora sono salito a 240.000 e ho bullato il tavolo.”.
httpv://www.youtube.com/watch?v=74_V5Yj_fr8
E il “bullismo” ha pagato bene: Rizzo chiude sfiorando i 400.000, lo stesso stack di Candio prima che vincesse l’ultimo colpo.
Tavolo TV per lui, Jason Mercier, ma “Sono in posizione, per fortuna” dice Filippo. “Non è un tavolo facile: oltre al pro di Pokerstars avevo due biondi con gli occhi azzurri e le toppe Full Tilt”.
Nonostante il field, Candio non si lascia spaventare dopo aver giocato solo tre mani: “Appena mi sono seduto, avevo tutte le chip sparse sul tavolo, e un tizio mi vasca addosso le sue 16.000; ho snapcallato con 66, lui aveva 44, e l’ho bustato.”, poi, prosegue Candio, “Ho fatto un re-steal da BB”. Con cosa? “Non mi ricordo, aria. Forse avevo un jack.” Ti ha dato un tell? “Ma no, uno che apre di 7000 da cut-off cosa vuoi che abbia!”.
Gianvito Rubino