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il 14 Feb 2019

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Andrea Piva, lo scrittore che vince ancora su PokerStars: “Ho ripreso a studiare ma gioco poco”

Andrea Piva, lo scrittore che vince ancora su PokerStars: “Ho ripreso a studiare ma gioco poco”

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Le prime serate di Carnival Series su PokerStars.it hanno visto diversi regular del sito dominare la scena.

Tra giovani grinder e appassionati da tutta Italia, hanno saputo dire la loro anche dei giocatori di vecchia data che conosciamo molto bene.

Pensiamo per esempio al pugliese Andrea ‘stfuplzudonk’ Piva, uno che nella vita ha avuto successo in settori lontani dal poker ma che non disdegna mai una partitina…

Abbiamo allora sentito Andrea qualche ora dopo il suo shippo Turbo di ieri sera nell’evento n°25 del programma. Andrea era ancora in debito di sonno ma contento del risultato. Ecco cosa ci ha raccontato:

Da un anno e mezzo o due ho ripreso a studiare seriamente il gioco, anche se non ho molto tempo per grindare. Continuo a fare lo scrittore di romanzi e sceneggiature cinematografiche. Le somme che si possono fare sul ‘punto it’ non valgono la candela. Inoltre non sono più tanto giovane, quindi di notte non reggo lunghe sessioni online.

Cerco però di giocare i domenicali e le Series più importanti, dove si possono fare dei bei soldi con un po’ di fortuna. L’anno scorso ho vinto un Nos da 50k e poi ho avuto un paio di bad run allucinanti. Ieri sera non era previsto che giocassi, ma la mia compagna stava a una cena di lavoro e io non ero invitato. Quindi mi sono schierato, arrivando fino in fondo“.

Ecco la cronaca del final table: “A 11 left ho vinto una mano cruciale scoppiando le dame a Peraz. La dinamica è stata abbastanza standard. Lui ha aperto, io con 14 bui ho pushato e un ricreazionale dal BB ha chiamato. Peraz ha repushato e il BB ha clamorosamente foldato. Allo showdown io ho girato 7-7 contro Q-Q e il board mi ha premiato, facendomi fare Triple Up. Sono diventato praticamente chip leader e poi ho vinto di nuovo un colpo contro Peraz, con K-K contro J-J.

Da lì ho solo amministrato. Nell’heads up finale contro Solidoro ho perso un flip o qualcosa del genere e quindi abbiamo optato per un deal, lasciando mille euro da giocarci (la somma minima). Il mio avversario era un tipo esperto. Era uno dei pochi avversari temibili nelle fasi finali.

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Gli altri erano amatori. Nei tornei Turbo in teoria non si possono commettere troppe castronerie, ma a volte ti accorgi dell’inesperienza di alcuni. Fanno cose talmente sbagliate che poi magari ci azzeccano pure facendo il giro del mondo al contrario. In generale comunque è importante pushare con i range giusti. Vincere piatti uncontested è fondamentale”.

 

 

Andrea ha ammesso di essere sempre attirato dal poker ma fare il pro a tempo pieno per lui non ha molto senso: “Nel ‘punto it’ se sei un super top guadagni 25 o 30mila euro all’anno. Diciamo 40mila se ti sbatti. È praticamente impossibile tenere un ROI del 50% per un certo numero di partite senza shottare, al massimo puoi avere il 40%. Quindi l’atteso dei migliori si assesterà tra il 25 e 30%. Non credo si possa fare molto di più. L’ambiente è cambiato molto, ormai anche l’amatore che gioca una volta l’anno sa farti un bluff totale e rovinarti il torneo. Non ci sono dei principianti veri e propri. E poi i reg sono bravissimi. Adesso la varianza è indicibile e i margini ridotti. Devi avere testa e tempo per essere un vincente.

Se ci fosse la liquidità condivisa magari mi farei anno serio di grinding. Stavo pensando di raggiungere Gabriele ‘Galb’ Lepore a Barcellona“.

Per adesso però Andrea continua con i suoi ritmi: “Dopo aver vinto nel 2000 il David di Donatello ho fatto cinque o sei film. Ora sto lavorando a una produzione austriaca in inglese ambientata a Las Vegas. Il film racconta la famosa Million Dollar Bet, è l’adattamento di una scommessa pazzesca tra due forti giocatori. Abbiamo chiesto i diritti al protagonista originale della storia e cerchiamo investitori privati oltre a quelli pubblici. Per quanto riguarda il mio romanzo ‘L’animale notturno‘, hanno comprato i diritti per fare un film anche su questa storia“.

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