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Le 5 ragioni per cui non vinci a poker quanto potresti
Anche se si è vincenti, prima o poi capita di entrare in una serie di sfortunati eventi da cui sembra che non si uscirà mai più.
I motivi principali per cui non si vince a poker sono nella maggior parte dei casi dovuti all’errato utilizzo di strategie oppure per una mancata attenzione nel gestire il proprio bankroll.
Vediamo nel dettaglio le 5 ragioni per cui non vinci a poker quanto potresti sulla scorta di quanto scritto da Nathan “blackrain79” Williams sul suo blog.
1) Non giochi contro gli avversari giusti
Una delle cose che rende il poker redditizio, a parte il rakeback, è che si gioca esclusivamente contro altre persone.
Ciò significa che scegliere la tipologia di avversari avrà un notevole impatto sui propri risultati.
Se si sceglie di giocare contro persone più forti, o si gioca in tipologie di partite che non sono “familiari”, allora probabilmente non si vincerà.
Sono in molti a commettere questo errore.
È piuttosto facile incombere in questo errore in particolare se si gioca online.
Inoltre, se si è abituati a giocare in tornei live con buy-in da 100€ o più, può risultare sciocco giocare per buy-in da 2€ o 5€.
In realtà però il livello di abilità nei micro stake online è paragonabile al 100€ del live.
Se si sceglie di concorrere per tornei con buy-in da 20€, 50€, 100€ o superiore, probabilmente si affronteranno veri professionisti del gioco.
Il poker al giorno d’oggi non è uno scherzo.
Iniziare a giocare ai micro è la migliore strategia, che sia online o live.
Anche se si è abbastanza confidenti sulle proprie capacità, bisogna testare il proprio andamento per una settimana o due, prima di salire di livello.
2) Cambi troppo spesso strategia
Un altro errore che è comune tra i giocatori è dovuto al non essere coerenti ad una strategia.
Ad esempio se si vuole essere aggressivi, bisogna usare strategie aggressive per tutto il tempo di gioco, non solo quando si ha voglia.
Occorre solo sapere con quali mani si giocherà preflop e con quali mani si può puntare/raisare postflop.
La strategia più efficace è la TAG rispetto alla LAG.
È semplice da imparare e con la più alta statistica di successo.
Se si decide però di utilizzare questa strategia, va utilizzata sempre, qualsiasi cosa accada.
Ed è proprio per questo che la maggior parte dei giocatori principianti sbaglia.
È vero che adattarsi al tavolo e variare il proprio gioco a seconda dei giocatori è importante.
L’errore però comune che si commette è quello di giocare in maniera sconnessa, senza un’idea chiara in mente.
Se bastasse giocare continuamente in maniera diversa ogni mano per essere dei buoni giocatori e vincere, nessuno studierebbe il gioco e la matematica che c’è dietro.
Nel poker esiste sempre una scelta corretta e tante sbagliate, attuare una strategia vincente vuol dire fare in modo di avvicinarsi a compiere le scelte giuste.
Non inventate giocate casuali durante una partita, restate piuttosto coerenti al vostro gioco e a quello che avete studiato e sapete attuare.
3) Non hai il giusto bankroll per quello che giochi
Non possedere un adeguato bankroll è un altro fattore che incide sul mancato successo nel poker.
Molte persone si privano del successo nel poker perche non sono adeguatamente finanziati per le puntate che stanno giocando.
In molti tentano di rischiare poco per poi vedere cosa succede, il che è comprensibile.
È possibile avere successo con un basso investimento, ma sono rari i casi in cui i giocatori riescono a portare la propria “cassa” a cifre superiori ai 1k ,10k o più.
Queste condizioni pongono dei limiti e l’approccio al gioco così non è abbastanza “serio”.
Chi ad esempio cerca di costruire un bankroll valido partendo da un finanziamento di 20€ andrà a brokare più e più volte.
La bravura non è sufficiente se non si ha abbastanza denaro per superare la varianza di base.
Se si vuole fare successo nel poker, bisogna ottenere almeno un bankroll da 50€ o 100€ e iniziare a grindare sulle puntate più basse.
Non ci si dovrebbe mai preoccupare di brokare mentre si gioca a poker.
Prendere sul serio il poker consiste anche nell’iniziare la propria carriera con un bankroll appropriato concedendosi una possibilità reale di vittoria.
Gestite correttamente il vostro bankroll e giocate in proporzione a quanto potete permettervi.
Se investite male all’inizio finirete col perdere tutto ed essere costretti a smettere di giocare.
Per un errore così sciocco magari state precludendo le vostre possibilità di un futuro di successo nel poker tarpandovi le ali da soli.
4) Non confidare in se stessi
“Se pensi di poterlo fare o pensi di non poterlo fare, hai ragione.” (Henry Ford)
Il poker è un gioco unico, anche per la sua particolarità che è al 100% mentale.
Il successo nel poker non si discrimina tra nazioni culture o generi, è universale.
Uno dei tratti più comuni che troverete tra tutti i migliori giocatori di poker è una convinzione radicata che sono i migliori, quasi fino al punto di poter essere ritenuta arroganza.
Avere fiducia nelle proprie capacità è necessario se si vuole inseguire il successo.
Nessun altro crederà in te se non sei tu il primo a credere in te stesso.
Questo è il motivo per cui è importante essere preparati, aver studiato in maniera appropriate e mettersi nella posizione di poter vincere.
Molti giocatori sono mentalmente arrendevoli, profondamente pessimisti e non confidano in se stessi.
Potete star certi che se continuate a pensarla in questo modo non vincerete mai.
5) Tilti e non consideri il lungo periodo
Questa è la condizione più importante per cui alcuni giocatori non vincono a poker.
Non sono pronti a capire la vera natura della varianza.
Per vincere a lungo termine, il poker richiede un’incredibile quantità di forza mentale.
Tra chi gioca a poker, il più degli utenti è intenzionato a giocare per vincere soldi facili e veloci.
Sono alla ricerca di un sistema di arricchimento rapido.
Sfortunatamente questo non è il modo in cui funziona il poker.
Certo, esistono casi in cui si può pushare le proprie chips ed avere fortuna in un singolo giorno, capaci di battere anche il migliore al mondo.
Ma nel lungo periodo bisogna essere disposti a impiegare costantemente una strategia vincente e non cedere alla frustrazione.
Considerate bene il lungo periodo nel poker e non tiltate per una singola sessione.
Non importa quali siano i risultati.
Infatti appena si avverte il senso di frustrazione e la tendenza ad andare in “tilt” per eventuali fallimenti, bisogna smettere di giocare.
Questi sono alcuni segni comuni del tilt:
- Giocare troppe mani
- Giocare troppo aggressivamente
- Giocare con un senso di imminente rovina
- Fare call terribili “solo per vedere cosa esce”
- Rovinare il proprio bankroll per riconquistare i pot persi
- Giocare in giochi a cui non si ha familiarità con l’heads up
Appena si riesce ad identificarsi in una di queste condizioni, allora è un chiaro segno che si dovrebbe smettere di giocare per il resto della giornata.
Questo è anche un segno che non si è al meglio delle proprie abilità, anche se spesso si pensa di esserlo.
Non si può giocare al di sotto delle proprie capacità con l’aspettativa di vincere.
Essere attenti al tilt è la preoccupazione numero uno in questo gioco.
Non importa quanto sia difficile.
Ricordare che questo gioco va valutato per periodi come mesi o anni, non giorni.
Tutto ciò che accade in una o in una manciata di sessioni non ha alcun impatto sui risultati reali a lungo termine in questo gioco.
Occorre sempre considerare che ci saranno giornate in cui si perderanno molti soldi oppure intere sessioni per giorni e giorni.
Anche questo fa parte dell’esperienza del poker.