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Rivoluzione nel team PokerStars: salutano Cody, Lew, Gross, Martin e Greenstein!
Nelle ultime settimane è stato rivoluzionato il Team Pro di PokerStars.
La room n° 1 al mondo ha deciso di separarsi dopo tanti anni da nomi importantissimi del poker mondiale, per far spazio da altri volti e altre storie.
Risale a un mese fa, per esempio, l’addio nostalgico dell’inglese Jake Cody che ha voluto pubblicare qualche vecchia foto su Instagram scrivendo questo:
“Nel 2013 ho firmato con PokerStars e alla PCA di gennaio è stato annunciato il mio ingresso nel Team Pro, all’epoca davvero l’apice degli sponsor del poker. Il cerchio si è chiuso con l’ultima PCA che ho giocato qualche settimana fa.
È difficile trovare le parole giuste ora. Sono stati anni incredibile e indimenticabili. Non posso ringraziare PS abbastanza per l’opportunità, le persone che ho incontrato e i ricordi che mi ha lasciato. Pokerstars è stata una parte enorme della mia vita.
Negli ultimi anni la società ha subito enormi cambiamenti e si è meritata delle critiche, ma posso garantire che ci sono state sempre molte persone in tutta l’azienda che combattevano duramente nell’interesse della comunità del poker.
Dal profondo del mio cuore un enorme grazie a tutti quelli che ho incontrato lungo la strada e a tutti quelli che mi hanno supportato. Ci vediamo in giro“.
Un mese dopo è arrivato un altro addio da prima pagina: quello del mitico Randy ‘nanonoko’ Lew. Parliamo di una leggenda vivente dell’online che ha dimostrato anche di essere un personaggio simpatico e sorridente dal vivo.
Lew ha scritto due tweet per comunicare a tutti la notizia, commentando così: “Non sono più un ambasciatore di PokerStars. Fa sempre bene fare un passo indietro nella propria vita e riflettere“.
Ecco allora il primo tweet di Lew: “Voglio annunciare che non sono più un ambasciatore di Pokerstars. Iniziai a giocare a poker perché era divertente e perché potevo mantenermi con esso. Nella cultura cinese però il poker come professione è qualcosa di taboo, specialmente per un ragazzo appena laureato. In breve, i miei genitori non hanno saputo per 10 anni che giocavo a poker.
Io mi ero prefissato di guadagnare almeno il triplo o il quadruplo rispetto a un normale salario annuale. Questo perché non ero fiero di ciò che facevo e dovevo dimostrare di essere molto bravo prima di poter rivelare tutto ai miei. Questa è una delle ragioni per le quali mi sono unito al team di Pokerstars nel mese di dicembre 2009. Fu un grande passo per me che ero abituato a farmi i fatti miei. Ho sempre grindato in incognito. Così facendo ho avuto però sempre pochi amici nel poker. Era una sorta di mio meccanismo interno di difesa perché non era la vita che volevo. Preferivo restare libero.
Alla fine del 2009 mi sono invece messo sotto i riflettori. Mi sono aperto anche nei confronti dei miei genitori. Col tempo sono diventato più maturo e aperto di mente. Ho capito che non tutto quello che riguardava il poker era negativo. Ho incontrato belle persone grazie al poker e anche l’amore della mia vita. Il poker mi ha permesso di diventare ciò che volevo. Ho giocato più di 13 milioni di mani e ho comprato una casa in California“.
Tweet (1 of 2): I am no longer an ambassador for Pokerstars. It is always good to take a step back from life and self reflect. I thank you for taking the time to share this moment with me as I open my thoughts to you. pic.twitter.com/qHByR5bdPK
— Randy Lew (@nanonoko) 9 aprile 2019
Ed ecco il secondo tweet di Lew: “Amo ancora il poker e lo considero la mia professione. Pokerstars mi ha dato una stabilità. Ringrazio la room per tutti gli anni passati insieme. Ora è tempo di crescere e di essere libero di nuovo. Sono pronto per fare un passo verso l’ignoto e fare quello che voglio. Giocherò a poker solo quando ne avrò voglia. Sarà ancora nanonoko“.
Tweet (2 of 2):
Thanks again! pic.twitter.com/q5XfnSrgot
— Randy Lew (@nanonoko) 9 aprile 2019
Non è tutto. Hanno lasciato PokerStars in questo 2019 anche Jeff Gross, Jaime Staples e Kevin Martin. Pare che anche Barry Greenstein sia out, anche se non ha mai ufficializzato la cosa.
Per dei pro che se ne vanno, ci sono comunque altri personaggi da scoprire. Per esempio tale Nawwazuddin Siddiqui, un ex chimico che è diventato una star di Bollywood. Il suo impronunciabile nome conferma l’attenzione di Stars verso i nuovi mercati asiatici.
Conosciamo meglio Kalidou Sow che in Europa ha vinto tornei importanti come il PSC di Praga nel 2017 o il PS Festival di Londra nel 2018. Sow dice: “Sono uno che osserva tantissimo e ho ancora tanta fame di vittorie. Sono un competitivo e voglio diventare il numero uno“.
Insomma, il mercato delle patch è in continua evoluzione e il “posto fisso” non è garantito nemmeno a chi ha scritto pagine importantissime del poker. Prima o poi toccherà salutare anche a Daniel Negreanu, Chris Moneymaker o Liv Boeree? Difficile da immaginare, ma tutto può essere.