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Max Pescatori si prepara per le 50esime WSOP: Sarà una bella edizione, voglio arrivarci carico
Ridendo e scherzando la 50esima edizione delle World Series of Poker è ormai alle porte.
Il prossimo 28 maggio si alzerà ufficialmente il sipario al Rio di Las Vegas, dove appassionati da tutto il mondo si ritroveranno per grindare senza sosta fino a luglio inoltrato.
E noi, come al solito, avremo un occhio di riguardo in particolare per i nostri connazionali che credono nel sogno di ogni pokerista.
Per entrare subito nel mood giusto, abbiamo fatto quattro chiacchiere a tema WSOP con un azzurro che a Vegas c’è già, perché ci vive tutto l’anno. Parliamo del grande Max Pescatori, recordman di casa nostra con quattro braccieletti delle Series vinti in carriera.
Pescatori in questo periodo si sta un po’ rilassando in vista dell’appuntamento di fine mese. Sullo schedule delle Series ci dice:
“Ho visto i tornei, questa settimana mi preparo una mia lista. Vediamo come va. Voglio giocare i tornei dove c’è più edge piuttosto che tornei con field molto piccoli. L’intenzione è questa ma vediamo come parto, come sto mentalmente e tutto il resto.
Nel frattempo sto facendo un po’ di allenamento fisico, niente di clamoroso. Bicicletta e golf. Non voglio giocare tutti i giorni e arrivare alle WSOP troppo scarico. Cerco di fare altre attività“.
Second stage to prepare @WSOP #golf @Hydrogenjeans pic.twitter.com/OqGtVPGSkD
— Max Pescatori 🇮🇹🇺🇸 (@maxpescatori) 12 maggio 2019
Max deve difendere la sua reputazione internazionale che gli ha consentito recentemente anche di essere inserito nella top 50 dei migliori giocatori di sempre delle WSOP secondo il noto portale PocketFives. A riguardo Max ci confida:
“Della top 50 di PocketFives non ne sapevo niente prima che venisse pubblicata. Poi mi hanno taggato e l’ho trovata molto interessante. Come in tutte le classifiche si può star lì a discutere su chi sia meglio e chi sia peggio“.
Max ci tiene però a parlare di un’altra classifica: “Lo scorso anno sono stato escluso dalla top 10 della Hall of Fame. Sono molto deluso da come è stata gestita a livello mediatico dai miei colleghi negli ultimi anni. Tirano acqua al mulino dei loro amici. PocketFives almeno è una testata obiettiva, non si sente troppo l’influenza di qualcuno. Spesso le classifiche vengono fatte in base alle amicizie. Infatti c’è una sola persona europea entrata nella Hall of Fame, il compianto Devilfish. Carlos Mortensen è nato in Ecuador e ha vissuto quasi sempre in Sudamerica. In Spagna è stato solo qualche anno. Insomma, la Hall of Fame è molto influenzata dalle amicizie“.
Honored to be in your top 50, thank you for kind words. @PocketFives @WSOP #wsop2019 https://t.co/ak0zvweJXl
— Max Pescatori 🇮🇹🇺🇸 (@maxpescatori) 8 maggio 2019
Tornando a parlare di cose più futili, Max ci racconta della sua passione sportiva per i Vegas Golden Knights: “Sono abbonato ai Golden Knight, usciti al primo turno di playoff. È stata una delusione incredibile. Di solito l’hockey è bello perché gli arbitri non influenzano la partita. Tuttavia una chiamata in gara 7 contro i Knight ha deciso la nostra esclusione. Quindi è stata veramente una delusione.
L’hockey è uno sport bellissimo che seguo da 20 anni, cioè da quando sono venuto qua. Consiglio a tutti di assistere a una gara dei Knight perché in pratica è il tipico show di Vegas, fatto però in un campo di hockey. L’atmosfera è incredibile e si ritrova in poche partite del calcio. Qui quell’atmosfera c’è in ogni partita, anche in quelle che contano veramente poco. Bellissimo“. Ecco un video che documenta lo show:
It’s #knightTime @GoldenKnights pic.twitter.com/RTeL5pief2
— Max Pescatori 🇮🇹🇺🇸 (@maxpescatori) 21 aprile 2019
Ma torniamo anche a parlare di poker e di WSOP in particolare: “La 50esima edizione sarà particolare e importante. So che stanno lavorando a qualcosa di grosso per l’immediato futuro. L’affluenza sarà in crescita anche questo anno. Hanno cambiato un po’ i tornei e le strutture, con più chips in quelli da 1.500 dollari di buy-in. Sarà da vedere se funziona o no. Può darsi che aumenti il field nei 1.500 e diminuisca quello dei 10.000. Resta il fatto che è una bella edizione.
Di italiani non lo so quanti arriveranno. Ci sono i soliti problemi di tasse e pubblicità da affrontare. So che la passione è sempre viva in Italia ma gente che va all’estero ce n’è di meno“.
Chiudiamo l’intervista con qualche consiglio utile da parte dell’esperto Max per chi si appresta a volare verso Vegas per la prima volta:
“Ricordo di tanti italiani che venivano qua per il poker ma subito si schiantavano alla roulette o al baccarat e non riuscivano a recuperare. Se siete qua per il poker, giocate a poker. Non dico di non fare una giocatina al casinò, anzi. A me piace giocare a tutto. Però fatelo con moderazione perché poi siete a 10.000 chilometri da casa e la situazione può diventare pesante. Las Vegas è bellissima ma anche piena di trappole. È piena di casinò fantastici. Consiglio di fare la fidelity card dei vari casinò se volete gamblare un po’. Poi avrete l’imbarazzo della scelta tra tornei di poker e cash game. Divertitevi con moderazione“.