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Un serie di allin a tre giocatori: percentuali delle mani ed analisi dei singoli spot
I giocatori con un minimo di esperienza sono quasi sempre abituati a ragionare in percentuali. Anzi nella maggior parte dei casi conoscono a memoria le percentuali di partenza delle principali mani, nei casi di allin a due giocatori. Sappiamo tutti che in heads up, A-A parte all’80% contro il 20% di un’altra qualsiasi coppia. Sono le basi per chi gioca anche in maniera occasionale.
Ma quando sono tre i giocatori in allin, in quanti sono in grado di calcolare le percentuali di partenza? Vero che gli allin a tre, sono situazioni particolari e con meno frequenza dei classici allin a due giocatori, ma sono una parte fondamentale di questo gioco. E allora, carta e penna, vediamo tre esempi pratici.
Il primo allin a tre, vede in ordine A K vs Q J vs 2 2 . Il famoso “Big slick“, vale a dire A-K, parte al 39% in questa situazione, contro il 32% di Q-J. Come si evince, non c’è un grande abisso percentuale fra queste due mani, che in heads up sarebbero al 60% vs 40%. Chi invece soffre è la coppia di due.
Un 18%, per cercare i due outs restanti per chiudere quanto meno il set. Vero che parte avanti preflop, ma lotta contro ben quattro over cards e solo una volta su cinque mani riuscirà a vincere. Di sicuro, meglio un classico coinflip in un allin a due.
Il secondo esempio vede invece: A K vs Q Q vs 2 2 . Il “Big Slick” in questo caso si trova a rincorrere con il 38%, contro il 44,5% della coppia di dame. Una situazione non facile, dove servono gli assi o i king per portare a casa il pot. La coppia di due resta al solito 18% e vale quanto detto nel caso del primo esempio.
Infine, l’ultimo esempio concerne K K vs Q Q vs 2 2 . Abbiamo una situazione assai particolare con ben tre coppie a battagliare. I Re dominano con il 66%, mentre le dame sembrano condannate al 19%. Praticamente la stessa percentuale che avrebbero nel caso di allin in heads up. La coppia di 2 scende ancora e la troviamo al 14%.
Tre esempi diversi e con percentuali che fanno storia a se. Ma al di la dei numeri, quello che conta è che con determinate mani è sempre meglio tentare la soluzione heads up, da quella a tre giocatori. Chiaro che con K-K va bene anche giocarsela in tre (il rischio può aumentare, ma resta pur sempre una mano dominante), mentre con A-K forse è il caso di fare azione pesante preflop e cercare per quanto possibile di giocare l’allin a due.
Diverso il discorso relativo ai pot. Come si capisce chiaramente, un triple up è più pesante di un double up. Ma come detto in precedenza se i pro sono numerosi, aumentano anche i rischi. Sta alla strategia del giocatore e della tattica scelta, optare di volta in volta quale situazione è meglio affrontare.