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Gianluca Trebbi folda full al river da migliore: condotta giusta o troppo passivo?
Gianluca Trebbi è stato protagonista di un clamoroso fold nell’ultimo main event dei Campionati Italiani giocati a Nova Gorica. La sua mano è stata sicuramente fra le più particolari giocate in terra slovena e così lo abbiamo intervistato, nella speranza di avere un suo parere completo sia sullo spot e sia sulla singola condotta. Un parere dal quale il player toscano non si è tirato indietro. E ha analizzato la mano con grande lucidità.
Partiamo prima della descrizione cruda e nuda della mano, per poi analizzare il thinking process dello stesso Trebbi. Come detto il torneo in questione concerne il main event dei campionati italiani a Nova Gorica. Siamo nel day 2 e si sta giocando il livello 12, 700-1.400 ante 1.400. Gianluca Trebbi ha uno stack di circa 60.000 gettoni e siede da small blind. L’azione viene aperta dall’utg+2 a 3.000 e dopo due call, sia adegua anche il giocatore di Montecatini con K-Q.
Sul flop Q 3 A Gianluca “bussa” e original raiser betta 5.500. Chiama solo Trebbi e si passa al turn. In quarta strada cade una Q e arriva il secondo check del toscano. Il suo rivale sale a 6.500 e c’è ancora il call. Infine al river scende un 3 che consegna il full house a Trebbi. Qui, il giocatore di Montecatini esce a 8.500 e per tutta risposta oppo mette ai resti Gianluca. Quest’ultimo ci pensa a lungo e alla fine passa il suo full, mentre l’avversario mostra felice K-10 per il bluff e aggiunge: “Solo un player del calibro di Trebbi, avrebbe potuto foldare questo spot. Una mano che non potrei inventarmi con nessun altro giocatore“.
Il Thinking process
Gianluca Trebbi parte con la sua analisi, facendo una dovuta premessa: ” Il giocatore contro il quale ho giocato lo conosco da molto tempo, anche se forse non lo avevo mai avuto al tavolo (e forse questo è stato determinante per il risultato finale perché ho fatto un evidente errore di valutazione ). Probabilmente contro un altro player avrei snappato al river senza se e senza ma”.
“Inizio dicendo che solitamente check-callo il river, ma in questa mano ho deciso di puntare perché la dimensione della sua puntata al turn mi ha messo un po’ fuori strada, in quanto sono andato ad escludere la tipologia di mani che in realtà aveva”.
“La size abbastanza piccola della puntata al turn, in rapporto al pot, ovvero 6,5 su 27 mi porta a pensare o che abbia una mano molto forte e vuole tenermi in gioco, oppure una mano di medio valore che busserà al river con valore di show-down. Tutto questo, mentre vado ad abbassare la probabilità , sbagliando, che abbia proprio mani tipo K-10/K-J, perché dal mio punto di vista credo che lui sappia che molto raramente, se non mai, passerò”.
“Diciamo che credevo che in bluff o semi-bluff potesse bussare, oppure fare una puntata più corposa avendo più possibilità di vincere la mano sul momento, o potendola abbandonare qualora non avesse chiuso al river. Quando chiudo full al river, essendomi fatto l’idea che abbia un qualche tipo di valore, punto per evitare di prendermi dei check dietro da tutti gli assi e convinto che le mani con cui splitto faranno call“.
“Il mio avversario va Allin ed a questo punto credo di avere quasi sempre perso ed a volte pareggiato, quindi passo. Non ho pensato che ci potesse essere bluff: sia per il discorso fatto sulla bet al turn e sia soprattutto perché il mio stack è abbastanza piccolo rispetto al piatto (oltre al fatto che non sono esattamente riconosciuto per essere un gran foldatore) rendendomi abbastanza committato. Complimenti a lui per il coraggio ed aver portato a casa il pot“.
E voi come l’avreste giocata? Fateci sapere.