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Main Wsop, Zumbini: “Non mi posso lamentare”
LAS VEGAS – “Non mi posso lamentare. Non mi posso lamentare”. Lo ripete due volte, sorridendo, Flavio Ferrari Zumbini. L’eliminazione dal Main Event Wsop è ancora fresca, sono passati pochi minuti da quando il set di dieci di Alexander Kostritsyn ha cacciato via “Confiteor” e il suo nut flush draw più gutshot dal tavolo televisivo tra gli applausi scroscianti. Eppure lui, ora sponsorizzato da Full Tilt, ha già recuperato, se mai lo aveva perduto, tutto il suo aplomb che – non parlassimo di un romano doc – potremmo definire britannico. Da signore vero. “Lui è un giocatore aggressivo, lo conoscevo anche perché ne avevo commentato la vittoria all’Aussie Millions in tv – dice Zumbini di Kostritsyn, il suo giustiziere -. Avevo già in programma, quando era uscito puntando al flop, di tirargliele tutte in faccia al turn sapendo di avere per la dimensione dello stack una mostruosa folding equity. Quello che non mi aspettavo proprio è che avesse una mano così forte. Meno male che lo conoscevo…” sorride Flavio.
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“Comunque è andata benissimo così – continua -. E’ stata una fantastica avventura. Certo quando penso che da un field di 7.300 persone eravamo rimasti in 95, e che sarebbero bastati altri 86 eliminati, roba che in questi giorni capitava in dieci minuti, per tornare qui a Las Vegas tra i november Nine, un po’ di amarezza viene fuori”.Comunque, è andata come è andata. L’importante, ora, e non parlare a Flavio di tornei live per un po’. “Vieni a Venezia” gli chiedono Islamay e Kisvarday, che oggi erano qui al Rio a tifare per lui. “La sola idea di sedermi al tavolo e partire con bui 25-50 in questo momento mi fa venire da vomitare” ride il pro di Full Tilt. “Magari più avanti”. Ma con pazienza. Ora invece, pensiamo a svegliarci dal sogno. Che domani è un altro giorno. Si vedrà.
Las Vegas, dal nostro inviato Rudy Gaddo