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WSOP 2019: Dario Sammartino on fire nel PLO, cinquina azzurra nel Bounty
Ancora lui, sempre lui. Dario Sammartino si conferma in uno stato di grazia assoluto e ancora una volta mette in piedi l’ennesima deep run di queste WSOP 2019. L’azzurro si porta a ridosso della vetta nel complicato e spettacolare “$25.000 High Roller Pot Limit Omaha“. Il buyin e la variante ci regalano un field da urlo, mentre il partenopeo sogna sulla strada che conduce al day 2. La discesa al bracciale è ancora lunghissima, ma se il buongiorno si vede dal mattino abbiamo di che sognare con Dario.
Intanto altri cinque azzurri si mettono in evidenza nel “$1.500 Bounty NLH“. Una bellissima cinquina che sbarca al day 2 con Davide Suriano, Luigi Curcio, Alessandro Sarro e Federico Butteroni in evidenza. Il migliore però è Vito Geruzzi, leader nel count italiano. Intanto servono i supplementari nell’evento Super Senior. Non bastano 3 giorni per eleggere il campione e allora ecco un extra final day aggiuntivo. Infine Mike Sexton sogna il bracciale nell‘evento#43. E’ indietro nel count e servirà la rimonta perfetta per raggiungere l’ambito successo.
Evento#39, (2.650 ingressi, $2,385,000, 10 left)
Il “$1.000 Super Senior NLH” ha bisogno dei tempi supplementari per decretare il suo campione. Non sono bastati 3 giorni di torneo all’evento#39 per arrivare al suo epilogo e così 10 giocatori torneranno questa notte per la volata al bracciale. In 2.650 hanno preso d’assalto il Rio nel corso del day 1 e la selezione è stata molto più lenta del previsto nei giorni seguenti. Ricordiamo che l’evento in questione era aperto alle persone con almeno 60 anni di età.
Il leader della corsa è Michael Blake, il quale ha fatto il vuoto nel count con 12.300.000 chips. Alle sue spalle il più vicino dei rivali è Kanajett Hathaitham a quota 9.235.000. Ci sono poi due vecchie volpi come Jeffrey Miller e Barry Shulman: il primo ha dalla sua 5.525.000, mentre Barry può contare su 2.665.000. Chi vince, oltre all’ambito braccialetto, porta a casa 360.000 dollari. Una signora prima moneta.
Il payout
- Michael Blake 12,300,000
- Kanajett Hathaitham 9,235,000
- Rick Austin 6,475,000
- Jeffrey Miller 5,525,000
- Cary Marshall 5,500,000
- Miles Harris 3,265,000
- Bruce Treitman 3,254,000
- William Davis 2,755,000
- Barry Shulman 2,665,000
- Timothy Joseph 2,535,000
Evento#43, (218 ingressi, $490,500, 7 left)
Il “$2,500 Mixed Big Bet” ha richiamato uno schieramento di specialisti e finalmente i magnifici sette hanno raggiunto il tavolo finale. Il day 2 ha visto lo scoppio della bolla e per 33 players c’è stato l’ingresso “In the Money“. Fra coloro che si avviano alle casse troviamo Joao Vieira (32°), Dan Smith (30°), Dzmitry Urbanovich (29°), Cary Katz (27°), David “Bakes” Baker (24°), Jeff Lisandro (15°), Jared Bleznick (10°) e Scott Bohlman uomo bolla del tavolo finale.
L’assalto al bracciale quindi è riservato a sette giocatori, comandati da Ryan Hughes con 1.175.000. Nelle retrovie, sgomita e si fa vedere negli specchietti un certo Mike Sexton. Quest’ultimo è il noto commentatore del WPT e nel periodo delle WSOP si concede qualche torneo al Rio. Stacca il pass per l’atto finale con 198.000 unità. Chiude il count Loren Klein a quota 105.000.
Il count ufficiale
- Ryan Hughes 1,175,000
- Arthur Morris 780,000
- Joseph Couden 423,000
- Phil Hui 403,000
- Mike Sexton 198,000
- Jonathan Depa 161,000
- Loren Klein 105,000
Evento#44, (1.807 ingressi, $2,439,450, 272 left)
Il “$1.500 NLH Bounty” ha fatto il pieno di ingressi nel corso del day 1. Ben 1.807 giocatori si sono dati appuntamento nelle sale del Rio per un frizzante torneo. Se il buyin è fissato a 1.500 dollari, di questi ben 500 vanno a formare la taglia di ogni singolo giocatore. Eliminare un rivale quindi, permette di conquistare 500 bigliettoni. Il montepremi complessivo arriva a quota 2.439.450 dollari e a premio ci finiranno in 272: cash minimo 1.414$ e prima moneta da 253.933 bigliettoni.
Sono proprio 272 coloro che sbarcano al day 2 e dunque tutti sicuri di una ricompensa. I galloni di chipleader finiscono al petto di Ignacio Molina per 624.500 gettoni. Cinque gli azzurri che rivedremo all’opera nel corso della seconda giornata. Il migliore è stato Vito Geruzzi con 193.000 pezzi. Troviamo poi Alessandro Sarro (160.000), Luigi Curcio (130.500), Davide Suriano (128.500) e Federico Butteroni (58.000). In corsa anche Phil Ivey: il 10 volte campione WSOP imbusta 59.900.
La top 10
1 Ignacio Molina 624,500
2 Kevin Naegelen 576,500
3 Baitai Li 506,000
4 Benjamin Chalot 505,000
5 Walter Fisher 499,500
6 David Thomas 475,500
7 Tom Hall 470,000
8 Shahar Levi 460.000
9 Matthew Volosevich 455,500
10 Harrison Gimbel 454,500
Evento#45 (222 ingressi, $5,272,500, 128 left)
Grande spettacolo e un super Dario Sammartino nel “$25.000 High Roller Pot Limit Omaha“. L’azzurro chiude nella zona altissima del count a quota 595.500 e ribadisce di essere un variantista completo. Per il partenopeo un’escalation continua nel count, in mezzo ad un field di assoluti campioni. Morale e fiducia non mancano certo verso il day 2. In 222 hanno accettato la sfida e solo 128 di essi approdano al day 2. Il montepremi attuale è composto da 5.272.500 dollari, ma si tratta di cifre non ancora definitive.
Infatti, la late registration chiuderà solo nel corso del day 2 e dunque c’è ancora tempo per gettarsi nella mischia. Dario Sammartino sogna ad occhi aperti e meglio di lui fanno solo tre giocatori: Keith Lehr (692.000), Paul Volpe (682.000) e Firas Sadou (625.000). Alle spalle dell’azzurro invece troviamo Ludovic Geilich: lo scozzese mette dentro la busta 595.500 chips. Infine chiude la top 10, un fenomeno del calibro di Shaun Deeb con 518.500 unità.
La top 10
1 Keith Lehr B 692,000
2 Paul Volpe 682,000
3 Firas Sadou 625,000
4 Dario Sammartino 595,500
5 Ludovic Geilich 590,000
6 Alexey Makarov 584,500
7 Niko Soininen 574,500
8 John Riordan 537,000
9 Shaun Deeb 518,500
10 Ka Lau 492,500