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Dario Sammartino chiude nono al Poker Players Championship, Ivey clamoroso ottavo, Arieh in testa 6 left
Avere delle aspettative in un torneo come il Poker Players Championship è pura follia.
Ce ne siamo accorti questa sera dopo aver visto il nostro Dario Sammartino chiudere al 9° posto al quarto giorno di battaglia, ma soprattutto lo abbiamo potuto constatare dopo l’eliminazione di Phil Ivey in 8° posizione, stra-chipleader e favorito numero uno nella corsa al titolo finale.
Questo perché l’edge tra i giocatori era talmente bassa visto lo spessore del field, che sbilanciarsi in un pronostico risulta essere quantomai azzardato.
Il bicchiere mezzo pieno
Se andassimo a considerare come “successi” soltanto i primi posti, il poker sarebbe un gioco davvero deludente per la quasi totalità dei partecipanti.
Decisamente più opportuno invece prendere atto del fatto che, con questa ennesima bandierina piazzata nelle varianti ai massimi livelli mondiali, Dario Sammartino si conferma un giocatore a 360 gradi capace di competere con chiunque in qualsiasi specialità.
L’appuntamento con la vittoria è solamente rimandato e si tratta di un dettaglio determinante esclusivamente per gli amanti delle statistiche. Quel che invece sposta nel computo globale, sono i 7 “in the money” centrati dal nostro alfiere per un totale di 400 mila dollari lordi di incassi: una percentuale mostruosa a fronte del numero effettivo di tornei giocati che non lascia scampo ai detrattori.
Il Day4 di Sammartino al Poker Players Championship
Partito dalla 6° posizione nel count, Dario Sammartino ha provato subito a farsi valere in un tavolo che, almeno sulla carta, sembrava essere più abbordabile di quello accanto.
Gli occhi artificiali delle telecamere erano puntati sui vari Ivey, Deeb, Cates e compagnia cantante, mentre nell'”outer table” se le davano di santa ragione lontano dagli sguardi degli spettatori a casa.
Una partenza coi fiocchi
Il Day4 di Dario sembra partire col piede giusto: prima un piattino contro David Oppenheim nello Stud e successivamente un altro bel pot contro Bryce Yockey nell’Omaha Hi-Lo fanno ben sperare. Il suo stack passa da 1.7 milioni a 2.4 nella prima orbita di gioco.
Ad esser onesti Yockey se ne riprende un po’ nel Razz, salvo poi restituirle nuovamente nel Pot Limit Omaha a distanza di dieci minuti.
Yockey e Arieh non scherzano
Il piattone contro David Oppenheim nello Stud Hi-Lo lancia Dario a 3.2 milioni. Una scala al Nove rintuzza le ambizioni del candidato alla Hall Of Fame 2019, ma sulla strada di Sammartino incombono Josh Arieh e Bryce Yockey, che laddove gli altri vedono “rosso” loro intravedono un’opportunità.
Il primo si prende un quarto dello stack del partenopeo nel 2-7 Triple Draw chiudendo un low con 8x 5x 4x 3x 2x, il secondo gli rosicchia circa un quinto del rimanente nel No Limit Hold’em. Apre Dario da SB a 100K (con circa 2.5M dietro) e Yockey 3-betta a 325K da BB. Call.
Su 10 5 J Dario check-calla sulla bet 225K dell’avversario, giro di check su turn 5 e sassata di Yockey su river 10 a 790K. Dario entra in the tank per ben 6 minuti con la pausa già in corso, ma al termine del quinto Yockey chiama il clock. Sammartino non vuole decidersi a mollare il colpo e alla fine sarà il time bank ad assegnare il colpo al suo opponent. Si torna a 2 milioni.
La discesa
Il ritorno dal break non è tra i più felici per il nostro portacolori. Nel Pot Limit Omaha Josh Arieh si pappa un terzo dello stack con full house di 8 e 3 in dinamica BTN vs BB. Check raise per Dario su 3 8 3, check to check su A turn e bordata a 335K di Sammartino su A river.
Arieh esclama “Wow, hai fatto full all’Asso? Holy sxxt!” prima di annunciare il call mostrando Q 8 5 3, mentre il grinder partenopeo folda mostrando due Jack.
Qualche mano dopo Oppenheim lo azzoppa nel Limit Hold’em: 3-bet di Dario da BTN sull’open di David da CO e check-call alla c-bet su 8 9 A, così come su 4 turn. Su 9 river è Oppenheim a prendere l’iniziativa con una puntata. Dario chiama e mucka alla vista di A J.
Sempre nel Limit Yockey manda Sammartino nel baratro dopo una 3-barrel su Q 8 10 Q A con Dario che folda nell’ultima street rimanendo con 290.000 a T120K.
Oppenhein dà il colpo di grazia
Poche mani dopo Dario si trova costretto a giocarsi lo stack residuo preflop contro Yockey: J J per l’azzurro A 9 per l’avversario. Il colpo regge e una flebile speranza di risalire la china riaccende l’entusiasmo.
A spegnerlo definitivamente però ci pensa David Oppenheim che nel 2-7 Triple Draw infligge il colpo decisivo in due atti.
Mano 1 – David apre da SB e chiama la 3-bet di Sammartino per poi cambiare 2 carte al primo draw. Una sola per Dario e c-bet chiamata dall’avversario. Al secondo draw Oppenheim ne cambia altre due, Sammartino nessuna e nuova bet-call.
Il draw finale si risolve con un “servito” per entrambi a cui segue un doppio check. David mostra 7x 6x 5x 4x 2x e lascia Sammartino con 190mila gettoni.
Mano 2 – Rimasto con le briciole, Dario è costretto a giocarsi tutto nella mano successiva contro il medesimo avversario. Doppio cambio al primo e secondo draw, mentre in quello finale Sammartino ne pesca una con Oppenheim che continua a cambiarne due. Allo showdown:
Dario Sammartino: 8x 5x 4x 2x 8x
David Oppenheim: 7x 6x 2x 6x 4x
Il bilancio finale
Con questa nona posizione di tutto rispetto Dario incassa 93.764$, seguito da Phil Ivey e dal suo mattatore David Oppenheim, che chiudendo rispettivamente in 8° e 7° posizione intascano 124.410$.
Tra i sei finalisti rimasti invece, spicca il nome di Josh Arieh che chiude in testa al gruppo con 6.220.000 gettoni. Secondo Bryce Jockey a 4.465.000, terzo Phil Hui a 4.135.000
Chiudono il count John Esposito a 3.630.000, Shaun Deeb a 2.485.000 e Dan Cates a 1.260.000.
Photo credits: Pokernews