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Jamie Gold ci spiega come giocare il main event: 4 regole da rispettare
Ci sono almeno quattro regole essenziali da seguire per giocare il main event delle WSOP. Lo afferma Jamie Gold. Non sarà il miglior player al mondo, ma la storia ci dice che ha vinto il campionato del mondo più grande di sempre: messi alle spalle 8.772 rivali e vinto il premio da 12 milioni. Mai nella sua storia il main event aveva fatto o ha ripetuto questi numeri da sballo.
Insomma Jamie Gold, al netto di tutti, resta il campione più ricco di sempre per quello che concerne il titolo iridato. E così il buon Jamie ha rilasciato un’intervista ai colleghi di Pokernews, su come affrontare il torneo per eccellenza. Quattro regole semplici, ma dalle quali secondo il campione del mondo 2006, nessuno dovrebbe allontanarsi per ottenere il miglior risultato possibile. E allora vediamo in cosa consiste questo poker di consigli.
1- Mai essere nervosi
Jamie Gold spiega che essere nervosi non aiuta. “Non fatevi prendere dal nervosismo o dalle emozioni. Nessuna soggezione, nemmeno se al tavolo vi capita qualche big. Cercate di rimanere voi stessi nello stile e nel gioco. Io nel 2006 ero al mio primo main event, ma non per questo ho cambiato le mie abitudini al tavolo. Non mi sono adattato a quello che era lo stile di uno o più giocatori. Ma ho proseguito lungo la mia strada, cercando di non perdere la condotta che ho sempre adottato in qualsiasi torneo. Godetevi il momento e godetevi il main event.
2- Corretta Alimentazione
Altro aspetto importane secondo Jamie Gold è l’alimentazione. Cibi e bevande giuste per affrontare un torneo lunghissimo, che assomiglia molto ad una maratona. “Dobbiamo essere padroni del nostro corpo. Quindi servono cibi e bevande sane. Non ingurgitate roba pesante e lasciate stare bibite troppo gassate. Avrebbero un effetto pesante sulla vostra lucidità al tavolo, al pari di alcolici e quanto altro. Cercate di mangiare quantità minime, ma più volte nell’arco del giorno. Niente abbuffate, ma nemmeno crampi allo stomaco per la fame. Serve un via di mezzo”.
Non solo, serve anche una mente sgombra da cattivi pensieri. Dunque qualche minuto di meditazione prima di sedersi al tavolo aiuta. La mente è l’altro aspetto fondamentale. Se la vostra cabina di regia (la mente, ndr) non è libera completamente potrebbe essere un problema per voi. Vi penalizzerebbe nella corsa al bracciale. Un ottimo Mental Coach può essere la soluzione ideale, se non siete in grado di meditare da soli”.
3 – Non tiltare
In un torneo come il main event, infarcito da migliaia e migliaia di giocatori, gli scoppi sono all’ordine del giorno. Per cui non fasciatevi oltre modo la testa se subite una brutta mano da un rivale. “Capiterà che i vostri avversari possano salvarsi al river, potrà succedere che vi troverete dalla parte sbagliata del cooler, oppure di perdere una mano dopo essere partiti nettamente in vantaggio allo showdown. Resettate subito, non rimanete li a rimuginare con la mente quello che è successo”.
“Appartiene al passato e voi dovete guardare avanti. Se riuscirete a cancellare dalla vostra mente gli aspetti negativi del gioco, non solo sarete maturi come player, ma potete anche assorbire qualsiasi bad beat al tavolo. I migliori giocatori non guardano indietro, cercano di trasformare la negatività in qualcosa di costruttivo. Il vostro gioco non può rimanere condizionato da tutto questo”.
4 – Scegliete Gold come Coach
Non è una battuta, ma la verità. Infatti Jamie Gold si è proposto come “Coach” per i giocatori che sono al debutto nel main event. Il tutto legato ad una simpatica lotteria a premi. Fra coloro che sceglieranno il campione del mondo 2006, ne verrà sorteggiato uno che avrà il buyin del main event 2020 completamente pagato. Oltre ai 10 mila dollari, ci sarà un soggiorno al Rio e un volo privato per Las Vegas. Insomma il buon Jamie, non tradisce mai.