La mano sfortunata che ha estromesso Andrea Benelli dal Main Event WSOP: il prossimo anno vado a Lourdes

Non c’è feeling fra il main event WSOP e Andrea Benelli. La maledizione si è scagliata anche quest’anno sul pratese costringendolo ad abbandonare la corsa con tanto amaro in bocca.

Fa davvero male il colpo perso da Benelli nel penultimo livello di giornata. Una mano che lo avrebbe lanciato nei quartieri nobili del count del day 2C e che invece lo ha condannato all’eliminazione.

Provateci voi a perdere un colpo dove al flop siete belli comodi al 90% e in procinto di raddoppiare, per poi essere out già dopo il turn. Una mazzata assurda.

Insomma la classica mano che sposta parecchio, sia in termini di chips sia di obiettivi. Purtroppo per Andrea Benelli la corsa si esaurisce ancora una volta prima della zona premi e il rammarico è tanto.

“Non so più cosa devo fare in questo benedetto torneo – attacca il toscano – Il prossimo anno andrò a Lourdes, così vedo se mi prendo una benedizione. Non ho rimorsi nè rimpianti però ancora una volta sono finito a parlare con i muri. Ho espresso un ottimo poker, ho avuto un tavolo dove potevo fare tutto quello che volevo in termini di raise e bluff. Poi è arrivata questa mano e addio ai sogni”. 

Amarezza infinita per Andrea Benelli, il quale poi analizza in maniera lucidissima la mano.

“Blinds 800-1.600, apre utg a 3.600 e dopo un flat da middle io da cutoff spillo K-K. Opto per una 3bet a 12.100 e chiama solo il player da middle position. Il flop è pura poesia, A-K-Q. Ci sono due picche a terra, ma con il mio set mi sento forte.  Lui “bussa”, io punto 7.700, l’avversario spara un rilancio a 25.100“. 

Una action molto ‘faceuppante’ come si dice in gergo per intendere che tanto vale girare le carte e farle vedere all’avversario.

“Con questo raise lunghissimo so che è disposto a giocarsi l’allin. Lo metto su un set di dame giocato prima a trappare e poi trappato a sua volta. Non escludo A-Q o A-J a colore, mentre rarissimamente può avere A-K. Così pusho per 89.000 gettoni e lui snappa. Ha proprio A-K e sono felice di giocarmi il colpo. Nel mazzo solo due carte possono farlo vincere, ovvero i due assi. Purtroppo al turn scende proprio un Asso e io sono fuori dai giochi”. 

Un colpo durissimo da mandare giù per Andrea Benelli che comunque, nonostante a caldo, la prende con filosofia.

“Fa parte del gioco e gli scoppi ci possono stare. L’unica cosa che mi dà fastidio è il fatto che mi capitano sempre nel Main Event. Sono mani che spostano e non poco. Peccato perché ero stato perfetto fino a quel momento. Poi trovi l’eroe che si inventa il colpo dell’anno e ti tocca andare a parlare con i muri. Ci sono stato almeno 10 minuti a quel muro, poi ho preso un Taxi e sono tornato in camera. In questi casi il sonno è la miglior cura, anche se Lourdes mi stuzzica per il prossimo anno“.

Tra il sacro e il profano è sempre Andrea Benelli show.