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Dario Sammartino è già nella storia: domani giocherà per il braccialetto assieme a Ensan e Livingston!
Lezione numero due: come arrivare a 3 left da short stack senza che nessuno si accorga di nulla.
Coach d’eccezione Dario Sammartino, primo italiano di sempre ad arrivare così in fondo al Main Event delle World Series. La storia l’ha già scritta oggi, domani potrà soltanto aggiungere un altro capitolo, ancora più dolce.
Quella che abbiamo visto questa notte è stata una prova signorile del nostro alfiere, che ha fatto tutto nel modo migliore. A cominciare dal double-up su Ensan che, dopo aver vinto praticamente qualsiasi showdown, finalmente riesce a perderne uno proprio in flip contro Sammartino.
Partenza col botto
Siamo appena alla terza mano, Dario si trova a dover fronteggiare il raise da SB di Ensan a 3.3M con A J. La scelta è presto fatta e si va all-in per 21.900.000 totali, il tedesco chiama senza esitare e gira 10 10.
Il board J Q 3 J 7 ci sorride e Dario si porta subito sopra i 20 big blind. Ci avrebbe messo la firma. Da notare il tempismo davvero perfetto visto lo switch dei bui imminente.
L’entusiasmo dalle parti del rail cresce a dismisura, il jingle che ha accompagnato la cavalcata nella prima giornata viene cantato a squarciagola per tutta la durata del Day2. E’ come se tutto scivolasse secondo copione, perché con quell’entusiasmo lì anche i flip che spostano carriere intere diventano una passeggiata.
Questione di controllo
L’esperienza si vede, la si tocca con mano. Dario sa gestire ogni fase, ogni situazione, meglio di chiunque altro al tavolo. Prendiamo ad esempio uno come Garry Gates, partito a 171 milioni e sprofondato a circa 70 dopo nemmeno due ore di gioco.
Tenere i nervi saldi a un final table di questo tipo è molto più difficile di quanto si possa immaginare. Dario aspetta il momento giusto e non ha fretta, è nella sua zona di comfort più totale e lo si percepisce da come gli avversari lo rispettano al tavolo.
Sia Maahs che Gates entrano in un vortice pericoloso che li porterà di lì a poco ad appaiarsi a 20 big blind ciascuno, ma prima è il momento per il nostro Sammartino di dare un altro scossone al suo torneo. Appena dopo il break Dario decide di chiamare da CO con Q 10 il raise UTG di Ensan con J 10, con Gates che si unisce da SB con K. 9.
Su board Q 6 2 4 check generale fino a Ensan che punta 7.6 milioni, chiama solo Dario. Al river casca un 7, Ensan checka, Dario punta 8 milioni e il tedesco passa. Dario sale ora a 53 milioni e da questo momento in poi non scenderà più.
Il tracollo di Maahs, il dramma di Gates
Le eliminazioni arrivano a poca distanza l’una dall’altra.
Il primo a cedere è Maahs che rimasto con meno di 20x decide di reshovare l’apertura di Ensan da SB per 30.3M totali. Il chipleader chiama puntuale e si girano le carte.
Hossein Ensan: 9 9
Kevin Maahs: A 10
Il board: J 5 3 J 4
Maahs chiude al 5° posto per 2.2 milioni di dollari, nel mentre Dario approfitta del ringalluzzito Livingston per soffiargli un piatto con trips al flop. Il canadese apre da BTN 4.5M e Dario chiama da BB.
Su flop K 10 10 Dario check-raisa la bet 3M di Livingston, mettendo 9 milioni al centro con J-10 off suited. Folda Livingston e Sammartino sale a 61 milioni.
Mezz’ora dopo l’eliminazione di Maahs, Gates mette fine ai giochi open-shovando i suoi 29.9 milioni con 6 6. Chissà, magari un filo in tilt per esser stato hero-callato con Queen High dal nostro Dario Sammartino due mani prima, fattostà che dal BB c’è Livingston con la paletta e due belle Dame a supportarlo.
Il board 5 2 7 10 10 non regala sorprese e Garry Gates completa il disastro chiudendo clamorosamente al 4° posto, con Livingston che vola a 120 milioni.
Domani per la vittoria
A questo punto c’è poco da girarci intorno. Domani è il giorno della verità e Dario Sammartino è in corsa per realizzare il sogno di una vita, vincere il Main Event delle World Series.
Il distacco tra lui e il chipleader Hossein Ensan è abissale, così come non sembra proprio a un tiro di schioppo il secondo nel ranking, Alex Livingston. Ma il torneo è lungo, Dario ha oltre 40 big blind e in 3-handed sarà difficile tenergli testa.
Sarà ancora una volta una gara di nervi e potrebbe essere lunghissima. In gioco ci sono ancora oltre 300 big blind e se la situazione degli stack in gioco si riequilibrasse un pochino, potremmo assistere a una vera maratona.
Il sogno è a portata di mano, bisogna soltanto continuare a crederci.
Il count provvisorio
- Hossein Ensan 326,800,000
- Alex Livingston 120,400,000
- Dario Sammartino 67,600,000
Per rivivere tutta l’action del Day2 del Final Table dai uno sguardo al Live Blog.
Photo cover by Pokernews